
Mike Huckabee, ex governatore dell’Arkansas e attuale ambasciatore statunitense in Israele, ha lanciato una frecciatina ironica al presidente francese Emmanuel Macron, in seguito all’annuncio della Francia di voler riconoscere formalmente lo Stato di Palestina. Con tono sarcastico, Huckabee ha dichiarato che il nuovo Stato palestinese dovrebbe sorgere “sulla Costa Azzurra e si chiamerà Franc-en-Stine”, giocando sul nome France e Palestine per sottolineare la presunta assurdità della posizione francese.
Le dichiarazioni di Huckabee, riportate anche da Fox News Digital, giungono dopo che Macron ha annunciato giovedì l’intenzione di riconoscere lo Stato di Palestina alle Nazioni Unite a settembre, nonostante – come evidenziato dallo stesso Huckabee – non esistano ancora confini chiari, né un governo stabile, e parte del territorio sia controllato da Hamas, considerata da USA e UE un’organizzazione terroristica.
La reazione internazionale
Il riconoscimento da parte della Francia ha ricevuto forti critiche da parte di Stati Uniti e Israele. Washington ha ribadito la sua posizione storica: la creazione di uno Stato palestinese deve avvenire attraverso negoziati diretti tra Israele e Autorità Palestinese, non con dichiarazioni unilaterali.
Israele, dal canto suo, ha condannato con durezza l’iniziativa di Macron. Il ministro israeliano dell’immigrazione ha lanciato un messaggio allarmante agli ebrei francesi, dicendo che “non sono più al sicuro in Francia” e invitandoli ad emigrare in Israele, un fenomeno già in atto negli ultimi anni a causa del crescente antisemitismo.
Nel frattempo, Hamas ha accolto con favore la mossa francese, definendola “un passo positivo nella giusta direzione per rendere giustizia al nostro popolo oppresso”.
La posizione del governo francese
Nel tentativo di placare le polemiche, il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha cercato di distanziarsi da Hamas, affermando che il riconoscimento dello Stato palestinese “va contro la volontà di Hamas”, poiché l’organizzazione islamista ha ripetutamente respinto qualsiasi soluzione a due Stati e rifiutato il riconoscimento di Israele.
Tuttavia, come sottolinea il Times of Israel, Hamas ha accolto con favore l’annuncio della Francia come “un passo positivo nella giusta direzione per rendere giustizia al nostro popolo palestinese oppresso”.
Tuttavia, le parole di Barrot non sembrano aver convinto né Israele né i suoi alleati. Huckabee, dal canto suo, ha insistito:
“La Francia vuole inventare uno Stato senza confini, guidato da terroristi, metà in guerra e metà autoritario. Allora lo metta sulla Costa Azzurra, lo chiami Franc-en-Stine e se lo tenga”.
Con questa battuta tagliente, il diplomatico americano ha voluto sottolineare la percezione che il riconoscimento francese sia più simbolico e ideologico che realistico, aggravando ulteriormente le tensioni già elevate in Medio Oriente.
Anche Israele ha condannato l’annuncio di Macron e il suo ministro dell’immigrazione ha affermato che gli ebrei in Francia non sono più al sicuro e dovrebbero emigrare in Israele. Molti lo hanno già fatto negli ultimi anni, in fuga dall’antisemitismo.