
(AGENPARL) – Fri 25 July 2025 Lavoro. Mari (Avs): Jabil in Campania chiude e il governo Meloni sta a
guardare. Il caso in Parlamento, interrogazione Avs alla ministra del
Lavoro
Il 23 luglio 2025, la Direzione della multinazionale statunitense Jabil ha
notificato alla Rsu la decisione di chiudere temporaneamente il sito
produttivo di Marcianise, in provincia di Caserta, a partire dal 28 luglio,
giustificandola con presunte esigenze tecniche legate alla costituzione di
una nuova entità societaria (newco). Contestualmente, l’azienda ha
comunicato che il fermo produttivo sarà integralmente a carico dei
lavoratori, attraverso l’imposizione di ferie forzate, senza alcun previo
confronto con le rappresentanze sindacali. Una scelta unilaterale e
arbitraria, questa, che rappresenta l’ennesima manifestazione di un potere
d’impresa che si esercita in totale assenza di vincoli sociali, normativi o
istituzionali.
Lo afferma Franco Mari di Avs.
La direzione aziendale agisce fuori da ogni cornice negoziale, – prosegue
il parlamentare campano capogruppo di Avs in commissione lavoro a
Montecitorio – imponendo una sospensione dell’attività a condizioni
penalizzanti per le maestranze e in violazione palese del contratto
collettivo nazionale di lavoro, che prevede l’obbligo di un esame congiunto
e la tutela delle esigenze individuali nella programmazione delle ferie.
L’arroganza di Jabil conferma una tendenza ormai strutturale: il capitale
agisce con piena libertà di ristrutturazione, sganciato da qualsiasi
responsabilità verso il territorio e verso il lavoro. I ministeri coinvolti
si mostrano incapaci di esercitare una funzione di regolazione efficace,
lasciando che le dinamiche di dismissione, delocalizzazione e sospensione
produttiva vengano gestite interamente in base alle convenienze aziendali.
Il caso Jabil è emblematico non solo per il metodo con cui si decide sulla
pelle dei lavoratori, ma per ciò che rivela sul più ampio disegno di
desertificazione industriale in atto nel Mezzogiorno. Il sito industriale
di Marcianise, un tempo nodo centrale della manifattura elettronica,
rischia oggi di trasformarsi in uno dei tanti vuoti produttivi della
Campania, dove si accumulano capannoni chiusi, competenze disperse e
giovani costretti a emigrare. A fronte di questa crisi industriale, il
Governo continua a mantenere un atteggiamento passivo, limitandosi a
generiche dichiarazioni di disponibilità mentre fallisce sistematicamente
nel costruire un quadro di politica industriale credibile, duraturo e
vincolante per le imprese.
Per questo Alleanza Verdi Sinistra presenterà un’interrogazione
parlamentare urgente per chiedere al Governo se sia a conoscenza delle
modalità con cui la Jabil ha comunicato e attuato la chiusura del sito di
Marcianise, se intenda sanzionare la violazione del CCNL, in particolare
per l’imposizione unilaterale delle ferie collettive, quali strumenti
straordinari intenda attivare per impedire la definitiva perdita del
presidio industriale, anche attraverso il coinvolgimento diretto di
Invitalia e quali misure concrete sia disposto a intraprendere per
contrastare la deriva di deregulation produttiva che sta svuotando il
tessuto industriale campano.
La difesa dei lavoratori e delle lavoratrici del sito casertano assume la
funzione di riaffermazione della priorità della programmazione pubblica,
della responsabilità sociale d’impresa e della centralità del lavoro –
conclude Mari – nella riconversione e nello sviluppo industriale della
Campania e del Sud Italia.
Lo rende noto l’ufficio stampa – Roma, 25 luglio 2025