
(AGENPARL) – Thu 24 July 2025 Public
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
24 luglio 2025
BEI-Eni: finanziamento da 500 milioni di euro per la conversione
della raffineria di Livorno in bioraffineria
Si tratta della terza bioraffineria che Eni realizza in Italia, dopo Venezia e Gela
Tra le caratteristiche distintive del progetto, oltre all’uso di tecnologie avanzate,
c’è la futura possibilità di adattare l’impianto per produrre anche SAF (Sustainable
Aviation Fuel)
L’iniziativa contribuisce agli obiettivi di decarbonizzazione dell’UE, con particolare
riferimento al settore dei trasporti, e conferma il percorso di transizione energetica
di Eni
Il progetto si inserisce nella strategia di Enilive che ha l’obiettivo di oltre 5 milioni
di tonnellate di capacità di bioraffinazione entro il 2030
La Banca europea per gli investimenti (BEI) e Eni hanno firmato un contratto di
finanziamento da 500 milioni di euro a 15 anni per sostenere la conversione della raffineria
Eni di Livorno, situata in Toscana, in bioraffineria. L’accordo è stato sottoscritto oggi presso
la sede Eni a San Donato Milanese dalla Vicepresidente della BEI, Gelsomina Vigliotti, e
dall’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi.
Il progetto di Eni prevede la costruzione nel sito della raffineria di Livorno di nuovi impianti
per la produzione di biocarburanti idrogenati, incluso un’unità di pretrattamento delle cariche
biogeniche e un impianto Ecofining™ da 500mila tonnellate/anno.
Grazie alla tecnologia proprietaria Ecofining™, Enilive, società di Eni per la mobilità
sostenibile, produce l’HVO (olio vegetale idrogenato), un biocarburante da materie prime
rinnovabili1, come ad esempio gli oli da cottura e residui dell’industria agroalimentare, che
può essere sin da ora utilizzato in purezza dalle motorizzazioni validate e viene distribuito
attraverso le infrastrutture già esistenti.
Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI, ha dichiarato: “Il finanziamento della BEI
rappresenta una leva fondamentale per realizzare un progetto ad alto valore ambientale,
tecnologico e strategico, contribuendo a promuovere la decarbonizzazione del settore dei
trasporti. Si tratta di un esempio concreto di come l’innovazione industriale possa accelerare
il percorso verso la neutralità climatica, generando al contempo valore sostenibile per i
territori.”
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, ha dichiarato: “L’accordo con la BEI
conferma la concretezza e la qualità dell’impegno di Eni nella transizione verso un’energia
Ai sensi della Direttiva europea sulle Energie Rinnovabili.
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sempre più decarbonizzata e sottolinea la validità del nostro approccio volto a investire e
utilizzare tutte le iniziative e tecnologie disponibili ed efficaci nell’abbattimento delle
emissioni. Un approccio virtuoso che ci porta oggi a lavorare alla terza conversione di una
raffineria in bioraffineria in Italia, dopo Venezia e Gela.”
I biocarburanti HVO hanno un ruolo fondamentale perché possono dare un contributo
immediato alla riduzione delle emissioni (calcolate lungo l’intera catena del valore) del
settore dei trasporti non solo su strada, ma anche per il trasporto aereo, marittimo e
ferroviario. La conversione del sito di Livorno è in linea con la strategia di Enilive di
aumentare la produzione di biocarburanti a fronte dalla crescente domanda in Europa e in
Italia, sia per gli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti dalla RED III (Renewable
Energy Directive), sia per gli obblighi di immissione al consumo di biocarburanti in purezza
definiti dalla normativa italiana. A livello globale, le stime prevedono che la domanda di
biocarburanti idrogenati aumenterà del 65% nel periodo 2024-20282.
La bioraffineria di Livorno sarà in grado di trattare diversi tipi di cariche biogeniche,
prevalentemente scarti e residui di origine vegetale, per produrre HVO diesel, HVO nafta e
bio-GPL.
Tra le caratteristiche distintive del progetto, oltre all’adozione di tecnologie avanzate, vi è la
possibilità futura di modificare il layout dell’impianto per avere la flessibilità di produrre anche
SAF (Sustainable Aviation Fuel), un carburante sostenibile per l’aviazione che rappresenta
una delle principali direttrici di decarbonizzazione del trasporto aereo. Questo elemento
conferisce flessibilità all’investimento e ne rafforza la coerenza con le priorità ambientali
dell’Unione europea, ampliandone l’impatto potenziale.
L’operazione si inserisce nel contesto della transizione energetica a livello nazionale ed
europeo, contribuendo in modo significativo alla decarbonizzazione del settore dei trasporti
e alla riduzione delle emissioni di CO2. Inoltre, sostiene il raggiungimento degli obiettivi
nazionali per la produzione di biocarburanti in purezza, che secondo la normativa vigente
prevedono un incremento progressivo dell’utilizzo, da 300.000 tonnellate annue nel 2023
fino a un milione di tonnellate entro il 2030.
Report IEA Renewables 2023, Main Case, Analysis and forecast to 2028
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Informazioni generali
La Banca europea per gli investimenti (BEI) è l’istituzione di finanziamento a lungo termine dell’Unione
Europea, di proprietà dei suoi Stati membri. Finanzia investimenti che contribuiscono agli obiettivi politici
dell’UE. I progetti della BEI rafforzano la competitività, stimolano l’innovazione, promuovono lo sviluppo
sostenibile, migliorano la coesione sociale e territoriale e supportano una transizione giusta e rapida verso la
neutralità climatica. Negli ultimi cinque anni, il Gruppo BEI ha erogato finanziamenti a favore di progetti in Italia
per più di 58 miliardi di euro. Tutti i progetti finanziati dal Gruppo BEI sono in linea con l’Accordo di Parigi sul
clima. Il Gruppo BEI non finanzia investimenti in combustibili fossili. Siamo sulla buona strada per mantenere
il nostro impegno a sostenere 1 trilione di euro in investimenti per la sostenibilità climatica e ambientale nel
decennio fino al 2030, come promesso nella nostra Climate Bank Roadmap. Oltre la metà dei finanziamenti
annuali del Gruppo BEI supporta progetti che contribuiscono direttamente alla mitigazione dei cambiamenti
climatici, all’adattamento e a un ambiente più sano. Circa la metà dei finanziamenti della BEI all’interno
dell’Unione Europea è destinata alle regioni di coesione, dove il reddito pro-capite è inferiore.
Eni è una global energy tech company presente in 64 Paesi, con circa 32.500 dipendenti. Nata come
compagnia oil & gas, oggi si è trasformata in una società integrata dell’energia: ricopre un ruolo di primo piano
nel garantire la sicurezza energetica e gioca un ruolo centrale nella transizione energetica. Ha l’obiettivo di
raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, attraverso la decarbonizzazione dei propri processi e dei
prodotti che vende ai propri clienti. In linea con questo obiettivo, Eni investe nella ricerca e nello sviluppo di
tecnologie in grado di accelerare la transizione verso un’energia sempre più sostenibile. Le fonti rinnovabili, i
biocarburanti, la cattura e lo stoccaggio della CO2 sono solo alcuni esempi delle attività e degli ambiti di ricerca
di Eni, che si estende anche a tecnologie game-changer come l’energia da fusione – la tecnologia che in futuro
potrebbe permettere di generare energia sicura, virtualmente illimitata e a zero emissioni, utilizzando il
principio che illumina le stelle.
Contatti per la stampa
Lorenzo Squintani,
Sito web: http://www.eib.org/press
Sito internet: http://www.eni.com