
Durante il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina, tenutosi a Istanbul, è stato raggiunto un nuovo accordo che amplia il perimetro degli scambi tra le due parti in conflitto. Secondo quanto riferito da una fonte all’agenzia TASS, Mosca e Kiev hanno deciso di includere anche i civili, oltre ai militari, negli scambi futuri.
“Il risultato principale: ci saranno scambi non solo di militari, ma anche di civili”, ha dichiarato la fonte, sottolineando l’importanza dell’intesa raggiunta durante la breve sessione negoziale, durata circa 40 minuti.
Questo accordo rappresenta un’evoluzione rispetto agli incontri precedenti. Il primo round, svoltosi sempre a Istanbul il 16 maggio, aveva portato a un’intesa per lo scambio paritario di 1.000 prigionieri e alla condivisione di memorandum riguardanti possibili soluzioni alla crisi.
Nel secondo incontro del 2 giugno, le delegazioni avevano scambiato bozze per un accordo di pace e concordato il rimpatrio di prigionieri gravemente feriti e dei corpi dei militari caduti. In quell’occasione, la Russia consegnò a Kiev diverse migliaia di corpi.
L’inclusione dei civili negli scambi umanitari è considerata un passo significativo in un contesto negoziale ancora estremamente fragile, e potrebbe contribuire ad alleviare alcune delle gravi conseguenze umanitarie del conflitto in corso.