
La Corte Suprema della Federazione Russa ha ufficialmente vietato il Movimento Satanista Internazionale, riconoscendolo come un’organizzazione estremista. La decisione è arrivata dopo la richiesta formale presentata dal procuratore generale e dal Ministero della Giustizia russo. Il divieto ha effetto immediato su tutto il territorio della Federazione.
Secondo quanto riferito dall’agenzia TASS, durante l’udienza i rappresentanti delle autorità di controllo hanno sostenuto che le attività del movimento mirano a “minare le fondamenta dell’ordine costituzionale”, promuovendo ideologie violente e fomentando l’odio religioso. La Corte ha stabilito che tali attività rappresentano una minaccia diretta per la stabilità e la sicurezza nazionale.
La sentenza implica che qualsiasi attività legata al Movimento Satanista Internazionale è ora illegale in Russia. Le informazioni relative alla messa al bando del movimento saranno inoltrate al Ministero della Giustizia, che provvederà ad aggiornare l’elenco federale delle organizzazioni estremiste.
La decisione arriva dopo un progressivo inasprimento della legislazione russa nei confronti delle pratiche esoteriche e dei culti non tradizionali. Nei mesi scorsi, la Duma di Stato aveva proposto una legge per classificare il satanismo come estremismo, richiamando l’attenzione sul potenziale pericolo per la società russa. Anche il Patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, ha sostenuto l’iniziativa, promuovendo una normativa più severa contro la diffusione di servizi occulti, magici e satanisti.
La Russia ha quindi rafforzato ulteriormente il proprio controllo su culti e movimenti religiosi non riconosciuti, consolidando la linea dura del governo su temi ritenuti sensibili per l’identità culturale e religiosa del Paese.