
(AGENPARL) – Tue 22 July 2025 INCLUDEPICTURE “https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSuKId7gq2adFmOU6KLyq-jzxf_ro-FRHFBUA&s” * MERGEFORMATINET
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Oggetto: Unimore e Fondazione di Modena finanziano nuovi progetti di ricerca interdisciplinare: 1,52 milioni per rafforzare il legame tra università e territorio
COMUNICATO STAMPA
Unimore lancia il bando FAR 2025 per finanziare progetti di ricerca interdisciplinare con una dotazione complessiva di 1,52 milioni di euro. Tre le linee previste, in collaborazione con la Fondazione di Modena. L’obiettivo è sostenere proposte solide, aperte al territorio, costruite da gruppi di ricerca dell’Ateneo e valutate attraverso una selezione indipendente.
L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha pubblicato il nuovo bando FAR per il 2025. L’obiettivo è selezionare progetti di ricerca interdisciplinari, solidi dal punto di vista scientifico, ma anche di impatto sulla società e il territorio. A disposizione ci sono 1,52 milioni di euro; 830 mila stanziati direttamente dall’Ateneo e 690 mila dalla Fondazione di Modena, che conferma così il proprio impegno pluriennale in questo ambito.
Il programma finanzia progetti che coinvolgono gruppi di docenti e ricercatori dell’Ateneo e che devono affrontare temi di ricerca con almeno due ambiti disciplinari coinvolti. A essere premiata è la capacità di lavorare in rete, di produrre conoscenza scientifica e di portarla dentro processi che riguardano anche la società, l’economia, la salute, l’ambiente, il lavoro, l’educazione e la cultura. Ogni proposta sarà valutata da revisori anonimi selezionati nella banca dati REPRISE del MUR, sulla base della coerenza con i macrosettori ERC, dell’originalità del tema, della tenuta metodologica, della composizione del gruppo di lavoro e dell’impatto atteso. Le valutazioni saranno incrociate da una commissione interna per l’approvazione definitiva delle graduatorie.
Il bando è articolato in tre linee. La prima è quella generale, con 660 mila euro stanziati dall’Ateneo, aperta a tutte le sedi. La seconda è riservata ai dipartimenti con sede amministrativa a Reggio Emilia, con un plafond di 200.000 euro. La terza, chiamata “Linea FOMO”, è sostenuta interamente dalla Fondazione di Modena ed è destinata ai progetti presentati dai dipartimenti con sede a Modena. Anche in questo caso, 660 mila euro sono dedicati al finanziamento, 30.000 dei quali serviranno a coprire i costi della valutazione.
Ogni progetto potrà ricevere un massimo di 80 mila euro se rientra nei settori delle scienze della vita e medicina o dell’area tecnico-scientifica, oppure fino a 60 mila euro se riguarda l’area delle scienze sociali e umane. Almeno un progetto per settore, in ciascuna linea, dovrà essere guidato da un ricercatore under 40. La durata di ogni progetto sarà di 24 mesi a partire da febbraio 2026.
Per la Fondazione di Modena, che co-progetta questa iniziativa con Unimore, la linea FOMO si allinea alle priorità indicate nel Documento Strategico di Indirizzo 2024-2027. I progetti candidati dovranno avere una ricaduta riconoscibile sul territorio della provincia di Modena sul piano ambientale, sociale, culturale, economico o sanitario. Per raggiungere questi scopi, conterà la capacità dei gruppi di lavoro di muoversi anche fuori dagli spazi accademici, aprendo connessioni con realtà pubbliche e private. In questo senso, l’approccio interdisciplinare è il requisito di base.
Tutti i progetti, indipendentemente dalla linea di appartenenza, saranno valutati in base a tre criteri principali: qualità scientifica, composizione e fattibilità del gruppo di ricerca, e impatto previsto. Verranno finanziate solo le proposte con punteggio almeno pari a 17/20. In caso di ex aequo, prevarrà il progetto con il PI anagraficamente più giovane.
“Sostenere la ricerca con risorse interne – sottolinea il Magnifico Rettore Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro – significa assumersi la responsabilità di creare condizioni favorevoli per chi lavora ogni giorno dentro i dipartimenti. Significa, inoltre, riconoscere il valore dei progetti concepiti in modo interdisciplinare, capaci di proporre soluzioni e linguaggi che possano essere utili anche fuori dal contesto strettamente accademico. In questo percorso la collaborazione con la Fondazione di Modena ha un ruolo centrale. Il contributo che la Fondazione rinnova annualmente consente all’Ateneo di ampliare il raggio d’azione del bando e di rafforzare la percezione della funzione pubblica della ricerca.”
“Unimore – continua il Rettore – crede in un’Università che non separa produzione scientifica e impegno civile. Per questo investe risorse, mette a disposizione competenze e organizza strumenti trasparenti per selezionare proposte solide. I progetti finanziati dovranno coinvolgere giovani ricercatori, aprire collaborazioni e costruire connessioni tra ambiti diversi. Questo bando nasce con questa intenzione e continuerà a rappresentare una delle azioni di rafforzamento del sistema ricerca dentro l’Ateneo e nel territorio in cui operiamo.”
“Per sviluppare innovazione autentica occorrono reti solide, capaci di unire competenze e visioni diverse. Assieme ad Unimore – sottolinea il Presidente di Fondazione di Modena Matteo Tiezzi – promuoviamo una ricerca universitaria interdisciplinare, in grado di dialogare con le imprese e il territorio e trasformare intuizioni in soluzioni. Crediamo fortemente nel potenziale dei docenti e delle nuove generazioni di ricercatrici e ricercatori, capaci di portare innovazione nei metodi, nei temi, nei linguaggi. Sostenere la ricerca scientifica significa riconoscerla come parte integrante del nostro patrimonio culturale in evoluzione, come strumento per leggere la complessità e contribuire allo sviluppo di una comunità generativa che guarda al futuro.”
Le domande potranno essere caricate online fino al 12 settembre 2025.
La pubblicazione dei risultati sarà accompagnata da un evento pubblico di restituzione, in cui saranno presentati i progetti selezionati e i loro primi esiti
Il bando è disponibile nella sezione “Fondo di Ateneo per la Ricerca” del sito ricerca.unimore.it.
Modena, 22 luglio 2025
L’Ufficio Stampa