
(AGENPARL) – Tue 22 July 2025 Comunicato stampa
n. 18/2025
Coldiretti Valle d’Aosta: oltre 770mila aziende agricole italiane colpite dal taglio PAC 2028-2034 e dal Fondo Unico.
Così si uccide la campagna, l’agricoltura di qualità e le aree interne
Saranno oltre 770mila le aziende agricole italiane colpite dal taglio della Pac 2028-2034 con il passaggio al fondo unico tra politiche agricole e di coesione. Ecco su chi pesa la scelta della presidente Von der Leyen che genererà una perdita secca per le migliaia di imprese che ricevono sostegno, compresi gli investimenti, attraverso la Politica agricola comune (Pac). La misura avrà effetti potenzialmente disastrosi sulla produzione di cibo, la sicurezza alimentare e la spinta verso l’innovazione e la sostenibilità che in questi anni ha reso l’agricoltura italiana leader in Europa. È la stima elaborata da Coldiretti su dati Agea sugli effetti del piano di bilancio della Commissione Ue, diffusa in occasione dell’Assemblea nazionale della più grande organizzazione agricola d’Italia e d’Europa, alla presenza di agricoltori provenienti da tutta Italia insieme al presidente nazionale Ettore Prandini e al segretario generale Vincenzo Gesmundo. Con loro, Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e Commissario per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme, e Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare.
Presenti all’assemblea la Presidente di Coldiretti Valle d’Aosta Alessia Gontier, il direttore Elio Gasco, Fabrizio Chenal Vice Presidente regionale, Fulvio Borbey Presidente Federpensionati regionale e Marino Denarier Consigliere regionale Coldiretti e responsabili regionali dell’Organizzazione.
Il disegno della presidente tedesca della Commissione Ue di diluire le risorse dell’agricoltura in un unico contenitore dove sarà più facile non far capire quali tagli verranno fatti, ad esempio, per coprire le spese per il riarmo, farà sentire inevitabilmente i suoi effetti sulle aziende che dalla Pac ricevono sostegno anche per garantire sviluppo rurale, tutela dell’ambiente, produzione di energia pulita e presidio delle aree interne.
Meno agricoltura in Europa e in Italia significa aumentare le importazioni dall’estero, ed esporre i prezzi del cibo alle fluttuazioni dei mercati, con un impatto devastante sulle tasche dei cittadini.
“La nostra mobilitazione continuerà per fermare questa deriva – sottolineano Gontier e Gasco – perché non possiamo accettare che risorse vengano sottratte all’agricoltura e alla qualità del cibo per destinarle al riarmo, mettendo a rischio anche la salute dei cittadini. Ci opponiamo a chi vuole marginalizzare l’agricoltura. E i numeri sono evidenti: il taglio del 20% della Pac 2028-2034, riduce il peso dell’agricoltura al 14% del bilancio Ue, contro il 30-35% del passato. Tutto questo rappresenta un colpo durissimo per un settore che garantisce salute ai cittadini attraverso il cibo sano. E tutto questo mentre il 70% degli europei, secondo l’Eurobarometro, riconosce alla Pac il merito di garantire prodotti alimentari sicuri e di qualità. Noi chiediamo di tornare ad avere rispetto del Parlamento europeo e regole condivise, per un’Europa democratica e libera, davvero”.
È un colpo mortale per un settore che nella nostra Regione, se confermato darà origine alla tempesta perfetta – concludono Gontier e Gasco -, noi non ci rassegniamo: la nostra mobilitazione sarà permanente per difendere l’agricoltura di montagna dai tecnocrati che vogliono spegnerla. A essere sacrificata non è solo una voce di bilancio, ma un intero modello di sviluppo che ha garantito ovunque – tra il resto – sicurezza ambientale, alimentare e difesa contro il dissesto idrogeologico. Coldiretti sarà argine e voce libera, in questi due anni che abbiamo davanti, per difendere il futuro del nostro agroalimentare e il diritto dei cittadini a un cibo vero, sano e italiano”.
Aosta, 22 luglio 2025
Ufficio Stampa Coldiretti Valle d’Aosta
Regione Borgnalle, 10/L – 11100 Aosta