
Negli ultimi dieci anni, i costi della rete elettrica in Germania sono più che raddoppiati, passando da 15,9 a 33 miliardi di euro. Questo aumento è attribuito in larga parte alla transizione energetica verso le fonti rinnovabili, che ha richiesto la riconversione delle infrastrutture di rete. Le spese sono state scaricate su famiglie e imprese: una famiglia media ora paga 11,62 cent/kWh, rispetto ai 6,59 cent del 2015.
Secondo la leader del partito BSW, Sahra Wagenknecht, si tratta di un “fallimento politico” e ha proposto l’abolizione delle tariffe di rete e la nazionalizzazione della gestione. Il rapporto dell’ingegnere norvegese Jan Emblemsvåg ha stimato che investire nel nucleare avrebbe ridotto di più le emissioni (–73%) e fatto risparmiare fino a 600 miliardi di euro rispetto all’attuale approccio.