
(AGENPARL) – Sun 20 July 2025 Appalti, Sasso (Lega): caso Aprile, M5S da ‘onestà onestà’ a ‘omertà omertà’?
Roma 20 lug. – “Ancora una volta il campo largo è alle prese con la questione morale, questa volta però ad essere coinvolti non sono politici del Pd come accaduto a Prato e a Milano, ma del M5S. Succede infatti che a Foggia l’azienda della sorella dell’assessore del M5S Lucia Aprile, abbia ricevuto dal Comune un affidamento diretto per un valore di 150 mila euro, per lavori di arredo urbano. A dicembre invece, a beneficiare di un altro affidamento diretto del Comune di Foggia, sarebbe stato il fratello della Aprile che avrebbe percepito un finanziamento di 20 mila euro per realizzare un villaggio di Babbo Natale, a discapito di un’azienda siciliana che avrebbe offerto lo stesso servizio ma con un prezzo più basso. Tutto legale, nonostante qualcuno abbia lamentato vizi procedurali sull’affidamento più corposo, quello dei 150 mila euro, ma non è questo il punto. I sedicenti campioni della legalità e della moralità che ci hanno da sempre abituati a battaglie giustizialiste e a richieste ossessive di trasparenza, oggi invece si riscoprono garantisti e buonisti con la ‘casta’ e i parenti della stessa. Spietati con gli altri ma quando ad essere coinvolti sono alleati o propri esponenti, allora tutti zitti”.
Lo dichiara il deputato della Lega Rossano Sasso.
“Zitti sui fatti di Prato, muti e accucciati su quanto sta accadendo a Milano e al potente Sala, perplessi e rassegnati sulla loro compagna di partito a Foggia. Ma come è possibile che ci siano stati per ben due volte affidamenti diretti alle aziende di famiglia di una politica pentastellata? Addirittura sembrerebbe coinvolto negli affidamenti diretti del Comune anche una terza persona, legata all’assessore Aprile ma sarebbero in corso verifiche. Ma a Foggia – aggiunge Sasso – si fa amministrazione della cosa pubblica o gestione privata della stessa? Il sindaco di Foggia e i parlamentari del M5S, non hanno niente da dire? E il foggianissimo leader del M5S Giuseppe Conte, non ha niente da dire? Il grido ‘onestà onestà’ di ieri, oggi è diventato ‘omertà omertà’?”.