
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 Si trasmette l’articolo dell’on. Fabio Porta per « Comunit à italiana », luglio 2025, per una eventuale e gradita pubblicazione.
UE-MERCOSUR: SE NON ORA, QUANDO?
Dopo 25 anni l’accordo è vicino, nonostante le inspiegabili ambiguità del governo italiano
Di fronte ai dazi voluti da Trump, l’accordo tra l’Unione Europea e il Mercosur è diventato strategico e vitale, probabilmente necessario. Dopo venticinque anni di lunghe trattative, caratterizzate da fasi alterne e da veti incrociati, finalmente dopo il vertice di Montevideo del dicembre scorso e il pre-accordo siglato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen con i Presidenti di Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay, siamo entrati nella fase finale di ratifica che nei prossimi mesi vedrà il voto finale dei Parlamenti e degli Stati.
La politica neo-protezionista degli Stati Uniti ha sicuramente contribuito al superamento degli ultimi dubbi da parte dei Paesi più indecisi, anche se in alcuni di loro (la Francia in particolare) esistono ancora alcune perplessità relative alle compensazioni dovute agli allevatori a causa dell’ingresso in Europa della carne sudamericana.
Ancora meno comprensibile è invece la posizione del governo italiano, tiepido rispetto ad un accordo che invece dovrebbe avere proprio nell’Italia il suo principale sostenitore. Sì, perché sarà proprio l’Italia – secondo le stime presentate da Confindustria, l’associazione delle imprese italiane – la principale protagonista e beneficiaria in Europa di un accordo che farà aumentare le nostre esportazioni di almeno cinque miliardi di dollari. Sarebbe gravissimo perdere ulteriore tempo prezioso e sprecare un’occasione così importante di rilancio dell’economia italiana ed europea. Quella che nascerà sarà infatti la più grande area di libero scambio al mondo composta da 750 milioni di persone, delle quali oltre 50 milioni sono di origine italiana.
Un dato quest’ultimo, tutt’altro che irrilevante, visto che stiamo parlando di consumatori già favorevolmente propensi all’acquisizione dei nostri prodotti; e, ciò nonostante, i comportamenti e le scelte sciagurate del governo Meloni che con la nuova legge sulla cittadinanza è arrivato a definire i nostri connazionali in Sudamerica “una minaccia alla sicurezza nazionale”.
Un atteggiamento irresponsabile che nel caso del Ministro italiano dell’Agricoltura Lollobrigida, principale riferimento di Coldiretti (forte organizzazione di agricoltori) e quindi principale interprete dell’avversione dei produttori di carne italiana all’apertura al mercato sudamericano, arriva ad essere quasi comico (se non fosse irrispettoso) quando si parla del Brasile. Mi riferisco al riferimento fatto dal nostro governo alla bresaola della Valtellina, una delle eccellenze alimentari italiane prodotta proprio grazie all’importazione di carne dal Brasile.
Ebbene, il Ministro Lollobrigida, pur di fare uno sgarbo al Brasile e mostrarsi benevolo nei confronti di Trump, è arrivato addirittura a proporre la sostituzione della carne brasiliana con quella americana (ricca di agrotossici proibiti in Italia, sa detto per inciso); “tanto – sono parole del Ministro – a mangiare la bresaola saranno i cittadini degli USA ai quali sarà venduta!”.
Per fortuna, ne sono convinto, l’accordo UE-Mercosur si farà e anche presto, mettendo a tacere questa fiera di banalità e venendo incontro contemporaneamente agli interessi dei produttori e soprattutto dei consumatori europei e sudamericani, rafforzando un’area che non è soltanto economica ma soprattutto sociale e culturale e finalmente riavvicinando due continenti che per troppo tempo hanno smesso di valorizzare, come sarebbe stato utile e opportuno, i comuni vincoli che la storia ci ha regalato, prima tra tutte quella dell’emigrazione italiana.
ON. FABIO PORTA
CAMERA DEI DEPUTATI
Ufficio: Palazzo Valdina
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