
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 ORDINE DEL GIORNO – GRUPPO LEGA SALVINI PREMIER
Iniziative urgenti per la difesa dell’agricoltura italiana, al fine di superare le
politiche europee penalizzanti per il settore agricolo nel contesto della
riforma PAC post-2027
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA REGIONE CALABRIA
Premesso che:
– La Commissione europea, guidata dalla Presidente Ursula von der Leyen, ha
avviato in anticipo di due anni rispetto alla sua entrata in vigore, la definizione della
nuova PAC post-2027, generando forte preoccupazione tra gli operatori del settore
agricolo italiano;
– la proposta della creazione di un fondo unico nazionale all’interno del Quadro
Finanziario Pluriennale (QFP) dell’Unione europea, che accorpi vari strumenti
finanziari, tra cui la PAC, oltre a modificare radicalmente l’attuale struttura a due
pilastri (FEAGA e FEASR), che ha garantito una relativa stabilità al comparto
agricolo negli anni, rischia di indebolire fortemente le politiche di sostegno
strutturale al comparto;
– questo nuovo assetto porterebbe infatti ad un decentramento della governance
della politica agricola comune, trasformandola in un sistema frammentato e
disomogeneo, con gravi ripercussioni sulla competitività delle imprese agricole
italiane;
– un simile approccio, peraltro orientato ad una degressività delle risorse, è
evidente che abbia come obiettivo quello di disconoscere la funzione economica
e strategica dell’agricoltura e il suo ruolo essenziale nella sicurezza alimentare
europea;
– il budget agricolo nel periodo 2021/2027 ha già subito una significativa riduzione
in termini reali: per l’Italia da 52,4 a 45,3 miliardi di euro, con una forte contrazione
del sostegno al reddito e una crescente frammentazione dei pagamenti diretti;
-le scelte della Commissione europea – come l’eccessivo ricorso ad atti delegati e
l’impostazione performance-based mutuata dal PNRR – rischiano di accentuare il
tecnocratismo decisionale a discapito della sovranità degli Stati membri;
-le recenti mobilitazioni degli agricoltori e delle filiere agroalimentari a Bruxelles
denunciano un diffuso malcontento e la percezione di un disinteresse strutturale
delle istituzioni europee verso il comparto primario;
– le politiche europee attuali, spesso ispirate da una visione ideologica e lontana
dalla realtà dei territori, stanno infatti affossando l’agricoltura italiana, imponendo
ad essa vincoli ambientali, burocratici e normativi sempre più rigorosi;
– è necessario che la PAC rimanga al centro delle strategie dell’UE a sostegno di
un sistema alimentare e agricolo sicuro, sostenibile e competitivo, che valorizzi in
primo luogo il lavoro degli agricoltori nella veste di custodi dell’ambiente e del
territorio;
– Il Parlamento europeo stesso ha recentemente adottato una posizione critica
verso la Commissione, chiedendo di mantenere l’impianto a due pilastri e
aumentare significativamente il budget PAC per far fronte all’inflazione e alle sfide
economiche, ambientali e geopolitiche;
– La leadership della Commissione Von der Leyen, in questo contesto, sta
mostrando un approccio sempre più punitivo e diffamatorio verso il modello
agricolo italiano, ignorando il suo valore in termini di qualità, sostenibilità e
sicurezza alimentare.
impegna la Giunta regionale:
1. Ad esprimere ferma contrarietà alle ipotesi di riforma della PAC proposte dalla
Commissione europea, che prevedano il superamento della struttura a due pilastri,
con la conseguente riduzione del budget dedicato al settore, andando a minare la
competitività dell’agricoltura italiana;
2. A sollecitare il Governo italiano affinché difenda con forza, nelle sedi europee,
gli interessi degli agricoltori italiani;
3. A denunciare le derive punitive e ideologiche delle politiche europee in materia
agricola, che stanno compromettendo il futuro del comparto agroalimentare
nazionale;
4. A promuovere una nuova visione della PAC che valorizzi il ruolo dell’agricoltura
italiana come pilastro di sostenibilità, sicurezza alimentare e coesione territoriale;
5. A garantire la partecipazione attiva delle Regioni, delle organizzazioni agricole
e dei portatori di interesse nella definizione della futura programmazione post2027;
6. A difendere in tutte le sedi opportune la competitività della filiera agroalimentare
italiana, promuovendo l’introduzione di clausole di reciprocità nelle relazioni
commerciali e opponendosi a politiche dannose o penalizzanti per il comparto.
f.to Katya GENTILE
f.to Filippo MANCUSO
f.to Giuseppe GELARDI
f.to Pietro RASO
f.to Giuseppe MATTIANI