
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 Buongiorno,
si trasmette comunicato stampa che si prega di diffondere.
Grazie.
Cordialmente,
Patrizia de Candia
*QFP: FEDERPESCA, SETTORE PESCA SCHIACCIATO DA SCELTE UE MIOPI*
Nel nuovo bilancio pluriennale dell’Unione Europea per il periodo
2028–2034, la Commissione propone una semplificazione radicale e
pericolosa: i capitoli di spesa passano da sette a quattro. In questa nuova
architettura, i fondi di coesione, l’agricoltura e la pesca confluiscono in
un unico maxi-capitolo da 865 miliardi di euro. “Ma dietro l’apparente
razionalizzazione si nasconde un rischio concreto: il settore ittico viene
di fatto assorbito, perdendo una sua linea autonoma di finanziamento e
visibilità strategica.” Ha dichiarato Francesca Biondo, direttrice di
Federpesca
Quel maxi-capitolo dovrà infatti coprire anche altre priorità dell’Unione,
come la migrazione (con una dotazione stimata di 34 miliardi), la difesa e
la sicurezza (incluse agenzie come Frontex ed Europol). Al suo interno,
sono previsti 218 miliardi per le regioni europee meno sviluppate e 300
miliardi per i pagamenti diretti agli agricoltori, ma nessuna indicazione
chiara per il comparto pesca, che rischia di restare schiacciato tra
settori ben più strutturati e politicamente rappresentati.
“Il comparto ittico europeo, e quello italiano in particolare, ha
affrontato negli ultimi anni una trasformazione significativa, contribuendo
in modo responsabile agli obiettivi europei di sostenibilità, riduzione
dello sforzo di pesca e tutela della biodiversità. Ne sono seguiti il
ridimensionamento della flotta, la perdita di posti di lavoro, nonostante
un forte impegno nell’innovazione e nella sostenibilità delle pratiche di
pesca. Tagliare oggi le risorse significa compromettere questi sforzi e
indebolire un settore strategico per la sicurezza alimentare, la sovranità
produttiva e la coesione territoriale, soprattutto nelle aree costiere più
fragili.” Ha dichiarato Biondo.
Per questi motivi Federpesca esprime forte preoccupazione per le
conseguenze che potrebbero derivarne, anche rispetto alla competitività con
prodotti provenienti da Paesi terzi, spesso non soggetti agli stessi
standard europei.
“L’auspicio è che il Governo italiano e il Parlamento europeo, nel suo
ruolo di co-legislatore, possano riuscire a negoziare nei prossimi due anni
una ricollocazione più equa e responsabile delle risorse, riconoscendo il
valore economico, ambientale e sociale di un comparto che contribuisce alla
resilienza delle economie costiere e all’identità alimentare dell’Europa”
ha concluso Biondo.
*Segreteria Nazionale*
*FEDERPESCA*
*Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca*
C.so d’Italia, 92 – 00198 Roma (IT)
http://www.federpesca.it
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