
(AGENPARL) – Fri 18 July 2025 Caso OpenArms, Barbera (Prc): “Difendere i confini non significa violare i
diritti umani”
“In merito alle dichiarazioni di Matteo Salvini secondo cui “difendere
l’Italia e i suoi confini non è un reato”, si ritiene doveroso chiarire che
nessuno contesta il diritto dello Stato a regolare l’ingresso sul proprio
territorio, ma che ciò non può avvenire in violazione dei diritti
fondamentali della persona e del diritto internazionale. Il caso OpenArms
non riguarda la “difesa dei confini”, ma la decisione politica e
amministrativa di impedire per giorni lo sbarco di persone già soccorse in
mare, tra cui donne e minori, trattenendole a bordo di una nave in
condizioni di grave sofferenza psicofisica. Si tratta. non a caso, di una
scelta che la magistratura ha ritenuto potenzialmente rilevante sotto il
profilo penale e che merita un pieno accertamento processuale.
Le parole di Salvini, che cerca ancora una volta di spostare il piano del
confronto da quello giuridico a quello ideologico, non rispondono nel
merito della vicenda. Non si tratta di mettere sotto accusa un orientamento
politico sull’immigrazione, ma di verificare se un comportamento
istituzionale abbia violato o meno la legge.
Il rispetto delle norme internazionali sui diritti umani, a partire dalla
Convenzione di Ginevra e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo,
non è facoltativo. Far passare l’idea che qualsiasi decisione adottata “in
nome della sicurezza” sia automaticamente legittima rappresenta un
pericoloso scivolamento verso l’autoritarismo. Abbiamo sempre difeso il
principio secondo cui la sicurezza e la gestione dei flussi migratori non
possono mai tradursi nella compressione dei diritti umani e nella
sospensione delle garanzie fondamentali. Pertanto auspichiamo che la
giustizia faccia il suo corso con la necessaria autonomia e imparzialità.
Le responsabilità istituzionali, a maggiore ragione quando in gioco ci sono
vite umane, non si risolvono con gli slogan”.
Lo dichiara Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di
Rifondazione Comunista.