(AGENPARL) - Roma, 17 Luglio 2025“Quello che è avvenuto nell’ultima assemblea del Consorzio di Bonifica Toscana Nord è molto grave, sia dal punto di vista dei contenuti che dell’atteggiamento tenuto dal Presidente Sodini, il quale – in qualità di Presidente dell’Assemblea – avrebbe dovuto garantire l’esercizio democratico dei diritti dei consiglieri eletti, oltre al rispetto formale e sostanziale delle persone.”
Lo dichiara Maria Teresa Baldini, consigliera eletta al Consorzio.
“A fronte di una mia legittima richiesta di rispetto del regolamento del consorzio e della legge regionale nella selezione della rosa dei candidati alla Direzione Generale, il Presidente ha assunto atteggiamenti irrispettosi nei confronti di un amministratore, interrompendomi ripetutamente e manifestando evidente insofferenza. Ciò che è ancora più grave è che questi atteggiamenti sono stati riservati esclusivamente a me, unica donna eletta dai cittadini – e peraltro con ampio consenso – e non verso gli altri amministratori uomini.”
“Questo dimostra che la tanto proclamata attenzione alla parità di genere, in realtà, resta solo sulla carta: pura propaganda, senza comportamenti conseguenti. Chiedo che il Presidente Sodini, nelle prossime assemblee, rispetti i diritti di tutti gli amministratori e, soprattutto, la pari dignità delle persone.”
“È evidente che il Presidente non ama il contraddittorio e mostra difficoltà nel merito delle questioni. Non ha infatti messo preventivamente a disposizione la documentazione relativa alla scelta dei candidati per la Direzione Generale, come previsto dal regolamento consortile, dalla prassi e dal buonsenso.”
“Come possono gli amministratori esprimere un parere consapevole se non ricevono per tempo i documenti da esaminare? È un fatto gravissimo. E non si comprende per quale motivo il Presidente impedisca questo esame preventivo. Poca trasparenza, violazioni del regolamento, e insofferenza verso chi fa il proprio dovere. La domanda è inevitabile: il Presidente Sodini ha forse qualcosa da nascondere?”
“La legge regionale è chiara: prevede che sulla rosa dei candidati il Presidente ‘senta l’Assemblea Consortile’. Ma ciò che è avvenuto, di fatto, è che l’Assemblea non si è formalmente espressa: il Presidente ha semplicemente comunicato una decisione già presa, esponendo così l’intero procedimento a possibili ricorsi e al rischio di prolungare ulteriormente la precarietà gestionale dell’Ente, che va avanti da mesi.”
“La democrazia n
