
(AGENPARL) – Wed 16 July 2025 ACLI TERRA SULLE DERMATITE NODULARE BOVINA IN SARDEGNA: NECESSARIE
CHIAREZZA E PROPORZIONALITÀ RISPETTO AI FOCOLAI
IL PRESIDENTE NAZIONALE DI ACLI TERRA, NICOLA TAVOLETTA, esprime piena
condivisione in merito alle DICHIARAZIONI IN UNA RECENTE NOTA, TRA GLI
ALTRI, DELL’ON. SILVIO LAI, SULLA GESTIONE DELL’EPIDEMIA DI DERMATITE
NODULARE BOVINA (LUMPY SKIN DISEASE) IN SARDEGNA.
“È fondamentale che il Governo fornisca risposte immediate e chiare
sulle ragioni che hanno portato alla trasformazione dell’intera Sardegna
in zona rossa, con un blocco totale della movimentazione dei bovini,
senza alcuna distinzione territoriale o proporzionalità rispetto ai
focolai,” dichiara Tavoletta. “La scelta di estendere la zona soggetta a
restrizione (Zur) all’intera isola appare sproporzionata, includendo
anche territori indenni e lontani dal nucleo iniziale dell’epidemia,
bloccando di fatto il commercio dei vitelli da ristallo.”
ACLI TERRA SI UNISCE ALLA RICHIESTA DI CHIARIMENTI, PROPOSTA TRA GLI
ALTRI, DALL’ON. SILVIO LAI, SUI CRITERI PER L’ISTITUZIONE DELLE ZONE DI
VACCINAZIONE, sulle condizioni per il recupero dello status di indennità
sanitaria dell’isola e sulla possibilità di deroghe immediate per
sbloccare le movimentazioni. Diventa urgente la convocazione di un
tavolo tecnico con la Regione Sardegna, la Commissione europea, le
autorità veterinarie e le organizzazioni agricole, verificando le misure
adottate in altri Stati europei colpiti.
“Non possiamo accettare che la Sardegna debba pagare da sola il prezzo
di scelte non coordinate e non proporzionate, che rischiano di mettere
in ginocchio l’intera zootecnia isolana,” conclude il Presidente
Tavoletta, nel ribadire la necessità di un INTERVENTO MIRATO PER
SALVAGUARDARE IL SETTORE AGRICOLO E ZOOTECNICO SARDO.
ACLI TERRA