
(AGENPARL) – Tue 15 July 2025 *SGRAVIO CONTRIBUTIVO PER ARTIGIANI E COMMERCIANTI, I GIOVANI
COMMERCIALISTI: “CONTINUA IL RITARDO OPERATIVO DELL’INPS”*
“A oltre due mesi dalla pubblicazione della circolare INPS che
disciplina lo sgravio contributivo del 50 per cento in favore di
artigiani e commercianti, l’Istituto non ha ancora reso disponibile la
procedura telematica per la presentazione delle domande. Un ritardo
inaccettabile che ostacola il lavoro di consulenti e professionisti,
impossibilitati persino ad avviare formalmente le richieste da parte dei
soggetti interessati”. Lo denuncia *Francesco Cataldi*, presidente
dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
“L’INPS, con una comunicazione informale, ha lasciato intendere che la
riduzione contributiva potesse comunque essere applicata già alla prima
scadenza utile, attraverso il versamento in misura ridotta”, sottolinea
Cataldi. “Ma tale apertura, priva di un quadro operativo preciso e senza
una tempistica certa per il completamento dell’iter, lascia spazio a
incertezza e confusione. Il rischio di errori e sanzioni resta a carico
dei contribuenti, mentre l’ente che dovrebbe garantire chiarezza e
supporto continua a rimandare”.
A questo si aggiunge un ulteriore fronte critico, evidenziato da
*Massimiliano Dell’Unto* e *Francesco Paolo Fabbri*, consiglieri
UNGDCEC: “Il decreto attuativo previsto dalla Legge 203/2024, che
dovrebbe estendere da 24 a 60 le rate disponibili per la dilazione dei
debiti contributivi, è ancora “quasi pronto”, come annunciato
recentemente dallo stesso direttore generale dell’Istituto. Un’attesa
che dura da oltre sei mesi e che comporterà per gli studi professionali
il raddoppio del lavoro, dovendo ripresentare tutte le pratiche già
trasmesse da gennaio a oggi per accedere al piano più favorevole”.
“Se per misure come la decontribuzione Sud o gli incentivi per
l’assunzione di giovani e donne i ritardi sono stati in parte
giustificati dall’attesa dell’autorizzazione europea, in questi casi le
responsabilità sono esclusivamente nazionali”, spiegano i due
consiglieri di giunta dell’Unione. “Le norme ci sono, ma non vengono
rese effettive nei tempi utili, svuotandone il potenziale applicativo e
generando solo ulteriore complessità”.
Il risultato, spiegano i Giovani Commercialisti, è una gestione
“incerta, inefficiente e opposta a qualsiasi principio di
semplificazione amministrativa, con un peso crescente su professionisti
e contribuenti. Ribadiamo la necessità di un cambio di passo nella
gestione delle misure previdenziali e fiscali, chiedendo all’INPS
risposte immediate e strumenti operativi chiari, per restituire ai
professionisti il diritto di lavorare con regole certe e in tempi adeguati”.