
I prezzi del petrolio sono scesi bruscamente oggi, appesantiti dalle crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Russia. Il presidente americano Donald Trump ha lanciato un ultimatum a Mosca, imponendo una scadenza di 50 giorni per porre fine al conflitto con l’Ucraina, altrimenti scatteranno dazi doganali elevati contro la Russia.
Mercati in allerta
Le dichiarazioni di Trump hanno immediatamente avuto un impatto sui mercati energetici. I future sul Brent sono calati di 25 centesimi, attestandosi a 68,96 dollari al barile, mentre i future sul West Texas Intermediate (WTI) hanno registrato un calo di 34 centesimi, scendendo a 66,64 dollari al barile.
Entrambi i contratti erano già in perdita di oltre un dollaro nella sessione precedente, segnale che l’incertezza politica sta pesando significativamente sulle dinamiche del mercato petrolifero.
Impatto economico e domanda globale
Gli operatori temono che nuove tariffe commerciali possano rallentare la crescita economica globale, con conseguente riduzione della domanda di carburante. Questo scenario contribuirebbe ulteriormente al ribasso dei prezzi del greggio, già sotto pressione da settimane a causa di altri fattori come le scorte in aumento e le prospettive incerte sulla domanda cinese.
In attesa di ulteriori sviluppi diplomatici, gli analisti rimangono cauti, osservando che qualsiasi escalation delle tensioni USA-Russia potrebbe generare forti volatilità sui mercati energetici globali.