
(AGENPARL) – Tue 15 July 2025 *M5S Terni: “Al fianco dei lavoratori. Bandecchi minaccia e ricatta gli
operai utilizzandoli come capri espiatori per nascondere i suoi fallimenti”*
Dopo gli imprenditori, adesso tocca agli operai comunali. Dopo aver
accusato genericamente le imprese locali di “ladruncolismo”, Bandecchi è
tornato a usare parole indegne di un Sindaco, questa volta contro i
lavoratori del Comune di Terni, colpevoli solo di fare il proprio dovere in
un contesto di disorganizzazione e malagestione che non dipende certo da
loro. Durante un incontro con la squadra operativa destinata all’uso della
famigerata “macchina tappabuche” – costata 170 mila euro ai cittadini e mai
entrata realmente in funzione – il sindaco si è lasciato andare davanti ai
dirigenti a una sequenza gravissima di insulti, minacce, intimidazioni e
frasi volgari, arrivando a: denigrare la Legge 104, con un tono offensivo
verso chi ha diritto a permessi per assistenza familiare; trattare i
dipendenti come “parassiti” e avanzare pubblicamente ricatti occupazionali
“chi non lavora come voglio io, può essere mandato via”.
Un attacco vergognoso e premeditato, con cui il sindaco cerca di scaricare
la colpa del suo fallimento politico sulla pelle di lavoratori onesti,
trattandoli come servi della gleba, colpevoli solo di essere stati
coinvolti in un progetto sbagliato: l’internalizzazione della manutenzione
stradale tramite l’acquisto della famigerata “macchina tappabuche”, una
scelta anacronistica e fallimentare che è costata ai cittadini ternani 270
mila euro tra mezzi e formazione del personale e che si inserisce in un
faraonico progetto che prevede un investimento complessivo di 666 mila euro
per la creazione di un parco macchine destinato alla manutenzione stradale.
Il Movimento 5 Stelle di Terni si schiera senza esitazione dalla parte dei
lavoratori dei loro diritti costituzionalmente garantiti, contro ogni forma
di sfruttamento, intimidazione e ricatto istituzionale. E lo dice con
forza: non è il sindaco il padrone dei lavoratori, ma il primo garante
della loro tutela, perché i lavoratori non sono i suoi dipendenti
personali, ma sono servitori della collettività, quindi, non oggetti da
offendere pubblicamente per coprire le proprie inefficienze. Denunciamo un
modello amministrativo basato sull’intimidazione, dove l’incapacità
gestionale viene mascherata da sfoghi volgari e minacciosi.
La macchina tappabuche, acquistata da questa amministrazione con grande
enfasi, è stata più volte esibita come panacea per risolvere i problemi
delle strade ternane, con la promessa di tappare 6.000 buche al mese. Per
metterla in funzione sono stati assunti operai specifici, che oggi si
ritrovano a essere umiliati proprio da chi avrebbe dovuto organizzarli,
formarli e affiancarli. Non è colpa loro se i mezzi sono inadeguati e il
loro lavoro è mal gestito.
Questo non è amministrare. È violenza istituzionale. Per questi motivi, il
gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Terni depositerà
un’interrogazione urgente per chiedere:
• Chiarimenti ufficiali sull’uso e la gestione della macchina tappabuche;
• Dettagli su eventuali provvedimenti disciplinari o riorganizzativi
adottati;
• Le scuse pubbliche del sindaco per aver offeso diritti tutelati dalla
Costituzione e dalla legge. Non resteremo a guardare mentre si calpesta la
dignità di chi lavora: i cittadini di Terni non sono sudditi di Bandecchi.
*Gruppo Territoriale Movimento 5 Stelle di Terni*