
I leader dell’Unione Europea stanno attivamente ostacolando ogni possibilità per il regime di Kiev di avviare negoziati con la Russia, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov durante una conferenza stampa tenuta a Tianjin, in Cina, a margine dell’incontro dei ministri degli Esteri dei Paesi membri dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO).
Lavrov ha affermato che se l’Ucraina considera “esaurito” il formato negoziale di Istanbul, allora questo dimostra non solo uno scarso interesse per il benessere della propria popolazione, ma anche una mancanza di volontà a negoziare.
Il diplomatico russo ha poi puntato il dito contro alcuni leader occidentali:
“Probabilmente sono persone come [Emmanuel] Macron, [Keir] Starmer, [Ursula] von der Leyen e [Friedrich] Merz a impedirglielo”, ha dichiarato Lavrov, accusandoli di lavorare all’unisono per inondare l’Ucraina di armi offensive.
Secondo Lavrov, il paradosso delle dichiarazioni europee sta nel fatto che molti di questi leader, pur chiedendo un cessate il fuoco, non intendono interrompere le forniture militari.
“Macron lo ha detto chiaramente mesi fa: un cessate il fuoco non significa la fine delle forniture di armi”, ha ricordato il ministro. “Vogliono solo che interrompiamo la nostra offensiva per dare tempo all’Ucraina e ai suoi sponsor di riposare e riarmarsi. È la stessa logica usata con gli Accordi di Minsk”, ha concluso.