
Un nuovo rapporto rivela che oltre 1,8 milioni di studenti nelle scuole inglesi non parlano inglese come lingua madre, evidenziando gli effetti profondi del programma di immigrazione di massa promosso dai governi britannici negli ultimi decenni.
Secondo dati ottenuti dal Daily Mail tramite richieste formali di accesso, in 2.039 scuole dell’Inghilterra la maggioranza degli studenti non parla inglese a casa. Questo rappresenta circa uno studente su cinque a livello nazionale.
Uno dei casi più significativi è la scuola primaria Kobi Nazrul, situata nel quartiere londinese di Tower Hamlets, dove il 92% degli studenti parla bengalese come prima lingua e nessuno utilizza l’inglese a casa.
Alla scuola Pentland Infant Kirklees di Dewsbury, il 36% degli studenti ha come prima lingua il gujarati, mentre il 45% parla panjabi. Una tendenza che, secondo gli esperti, sta crescendo rapidamente: rispetto a dieci anni fa, oggi ci sono 700.000 studenti in più che non parlano inglese come lingua madre.
Preoccupazioni per l’integrazione e l’istruzione
Robert Bates, del Centre for Migration Control, ha dichiarato: “È un vero peccato che siamo arrivati a questo punto. È la prova del fallimento dei governi nell’affrontare seriamente il tema dell’assimilazione.” Secondo Bates, le classi multilingue riducono l’efficacia dell’insegnamento, poiché gli insegnanti sono costretti a dedicare più tempo agli studenti con scarsa padronanza della lingua inglese.
Anche Alp Mehmet, presidente di Migration Watch UK, ha espresso preoccupazione: “L’inglese è il collante che tiene unita la nostra società. Se gli insegnanti devono focalizzarsi sui bambini che non parlano inglese, gli altri ne soffriranno inevitabilmente.”
Un cambiamento demografico profondo
Il rapporto arriva mentre il dibattito sull’identità e la composizione etnica del Regno Unito si fa sempre più acceso. Il mese scorso, il professor Matt Goodwin ha pubblicato uno studio secondo cui, mantenendo le attuali tendenze migratorie, i britannici bianchi diventeranno una minoranza nel loro stesso Paese entro il 2063. Entro il 2100, si stima che rappresenteranno appena il 22,7% della popolazione.
Questi cambiamenti sono già visibili: in un quarto delle scuole primarie e secondarie in Inghilterra, gli studenti bianchi britannici sono oggi in minoranza.