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Comunicato Stampa
11 luglio 2025
Ucraina: Save the Children, 1,5 milioni di minori sono a rischio di disturbo post traumatico da stress e depressione nel Paese, 576 strutture educative danneggiate o distrutte nell’ultimo anno. Necessari investimenti sostenuti e a lungo termine su istruzione e formazione
La Direttrice Generale di Save the Children Italia, Daniela Fatarella, intervenendo alla Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, sottolinea come l’Organizzazionesi concentri sulla risposta educativa, creando dei rifugi sotterranei perché bambini e adolescenti possano continuare a studiare, e ricevere il supporto psicologico e psicosociale necessario.
“I bambini in Ucraina non possono e non devono essere dimenticati. È a rischio la loro vita, la loro salute fisica e mentale, il loro presente e il loro avvenire. In questi tre anni di guerra, l’infanzia di milioni di bambini è stata brutalmente interrotta. Hanno perso le loro case, le loro scuole, i loro cari, e con essi la loro infanzia. Vivono ogni giorno con la paura, circondati da allarmi aerei, droni e bombardamenti. La portata della sofferenza è immensa, soprattutto per coloro che vivono vicino al fronte o sono stati costretti a fuggire, tanto che si stima che 1,5 milioni di minori siano a rischio di disturbo post traumatico da stress e depressione nel Paese”, ha affermato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children, intervenuta alla Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina, in corso a Roma.
“Oggi siamo qui per parlare di futuro e l’educazione è il volano per il futuro, ma l’impatto che questa guerra sta avendo sul diritto all’istruzione di milioni di bambini in Ucraina è devastante. Durante l’ultimo anno scolastico, le sirene degli allarmi antiaerei hanno fatto perdere ai bambini ucraini in media una lezione su cinque. Solo l’anno scorso, 576 strutture educative – tra cui scuole, asili e università – sono state danneggiate o distrutte nel Paese – un numero raddoppiato rispetto alle 256 del 2023”, ha continuato Daniela Fatarella.
“Siamo preoccupati che molti bambini vengano lasciati indietro, soprattutto quelli vulnerabili alla povertà, quelli che vivono nelle aree rurali e quelli sfollati. La conferenza che si sta svolgendo a Roma è un’occasione da cogliere, ma per farlo occorre assumere un impegno concreto: investire nell’istruzione dei bambini, nella formazione e nei percorsi professionali per i giovani con investimenti sostenuti e a lungo termine. Solo così potremo gettare le basi per una ripresa economica sostenibile, un rinnovamento demografico e una società ucraina più stabile e resiliente”, ha concluso Daniela Fatarella.
Save the Children, che lavora in Ucraina dal 2014 e ha intensificato le operazioni umanitarie dopol’intensificarsi della guerra, da febbraio 2022, è particolarmente impegnata per garantire la continuità educativa. Dà supporto alle famiglie, soprattutto nelle zone più esposte al conflitto, nell’Est del Paese e ha creato dei rifugi sotterranei perché possano continuare a studiare vista l’impossibilità di continuare a frequentare le lezioni, distribuisce strumenti che permettano di studiare da remoto, ma soprattutto fornisce supporto psicologico, facilitando attraverso le attività educative l’accesso continuo a servizi di salute mentale e supporto psicosociale. Inoltre, supporta gli insegnanti, riconoscendo che il loro benessere e le loro capacità sono fondamentali per l’apprendimento e il recupero dei bambini. Dall’inizio della guerra su larga scala, Save the Children ha raggiunto oltre 330.000 bambini con servizi educativi.
Save the Children sottolinea come la tecnologia nell’educazione offra soluzioni importanti per alcuni, ma non per la maggior parte dei bambini in tutto il Paese. Le imprese possono investire nella ricostruzione delle infrastrutture scolastiche e nel sistema educativo per aiutare i bambini ad ottenere migliori risultati educativi, coinvolgendo i giovani nel mercato del lavoro sviluppando proattivamente opportunità di formazione e tirocinio e coinvolgendoli nelle prime fasi della loro carriera.
Il processo di adesione all’UE offre l’opportunità di investire nell’istruzione per i bambini in Ucraina attraverso il QFP, l’IPA e strumenti essenziali come la Garanzia per l’Infanzia e la Garanzia per i Giovani. I bambini e i giovani dovrebbero essere ascoltati e coinvolti nei processi di pianificazione a tutti i livelli: hanno le soluzioni, sanno di cosa hanno bisogno e bisogna cogliere seriamente questa opportunità ora per non perdere una generazione.
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