
KUALA LUMPUR – Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha lanciato pesanti accuse contro la leadership europea, affermando che Berlino, Parigi e Londra stanno cercando di mobilitare il continente per una guerra diretta contro la Russia, dimenticando – a suo dire – le lezioni della storia.
Durante una conferenza stampa a margine degli eventi dell’ASEAN a Kuala Lumpur, Lavrov ha dichiarato:
“Le ultime dichiarazioni e azioni provenienti da Berlino, Parigi e Londra indicano che l’attuale generazione di politici che è salita al potere in questi e in molti altri Paesi ha dimenticato le lezioni della storia […], tentando ancora una volta di scatenare la guerra in Europa. Non una guerra ibrida, ma una guerra diretta contro la Russia”.
Le dichiarazioni del capo della diplomazia russa fanno riferimento alle parole del cancelliere tedesco Friedrich Merz, secondo cui i mezzi diplomatici per la risoluzione del conflitto in Ucraina sarebbero ormai esauriti.
Lavrov ha poi sottolineato che Mosca sta adattando la propria strategia geopolitica e militare di conseguenza:
“Se l’Europa sta di nuovo percorrendo questa strada, è deplorevole. Ne terremo pienamente conto in tutti gli ambiti della nostra pianificazione”.
Il ministro ha inoltre evocato un ritorno di “politiche militariste” in Europa, parlando apertamente di un risorgere di elementi nazionalisti e nazisti, e ribadendo l’impegno della Russia nel contrastare tali tendenze.
Le parole di Lavrov arrivano in un contesto già teso tra la Russia e l’Occidente, segnato da continui scambi di accuse, aumento degli aiuti militari all’Ucraina da parte dei paesi NATO e un progressivo deterioramento dei canali diplomatici.