
(AGENPARL) – Fri 11 July 2025 COMUNICATO STAMPA
Il Sostegno a Distanza come leva di pace e sviluppo per l’Ucraina
Alla Ukraine Recovery Conference di Roma, Ai.Bi. Amici dei Bambini ETS propone il sostegno a
distanza come strumento di cooperazione internazionale: una rete tra cittadini, famiglie e comunità
per ricostruire il capitale umano
Mezzano di San Giuliano Milanese – 11 luglio 2025
Nelle giornate del 10 e 11 luglio si è svolta a Roma la Ukraine Recovery Conference, che ha richiamato nella
capitale 15 Capi di Stato e di governo, oltre 4.000 partecipanti e 2.000 aziende. Tra i partecipanti anche
Ai.Bi. Amici dei Bambini ETS, impegnata, in particolare, sulle tematiche individuate come “Human
Dimension – Social Recovery and Human Capital for the Future of Ukraine”.
Il Sostegno a Distanza come strumento di cooperazione internazionale
La proposta, innovativa, di Amici dei Bambini è quella di puntare sul Sostegno a Distanza come strumento
di cooperazione internazionale per lo sviluppo. Una possibile sinergia tra cittadini, famiglie, scuole, agenzie
educative, comunità educanti, società civile, istituzioni territoriali e Stati che può diventare veicolo di pace,
rientro nel proprio Pese, ricostruzione e sviluppo economico.
L’idea è quella di difendere e diffondere il Sostegno a Distanza come strumento di una cooperazione dal
basso in cui il singolo cittadino concorra come protagonista alla coprogettazione, co programmazione e
realizzazione del bene comune in termini sociali, culturali ed economici.
Un modo per ricostruire una coscienza popolare dal basso, che generi sentimenti e strade di amicizia, di cui
Ai.Bi. si è fatta promotrice presso le istituzioni sin dalle prime settimane dopo lo scoppio del conflitto in
Ucraina.
Superare le conseguenze della guerra
“Con il Sostegno a Distanza possiamo contribuire e lavorare per rimuovere i maggiori ostacoli per lo
sviluppo del capitale umano – afferma Masha Skraba, direttrice di Ai.Bi. Amici dei Bambini Ucraina – Un
capitale umano che è e sarà traumatizzato e che deve venire accompagnato e supportato per superare le
conseguenze degli avvenimenti vissuti in prima persona negli anni del conflitto. In tale direzione
occorrono, oltre che progetti su larga scala, iniziative in cui siano le persone a essere coinvolte con
responsabilità ed entusiasmo nei processi che li riguardano direttamente”.
In Ucraina sarà importante preservare, utilizzare e capitalizzare quell’unione tra le persone che si è
sviluppata durante il conflitto, evitando che sfumi. Il Sostegno a Distanza ci permetterà la vicinanza con
altre persone. Una condivisione del processo creativo dello sviluppo, ma anche della vita quotidiana: di una
famiglia italiana con una famiglia in Ucraina, di una donna per una donna, di figlio/compagno di banco per
un altro figlio/compagno di banco in Ucraina, di un’impresa verso una comunità.
Il SAD: generatore di sviluppo
A differenza degli interventi su larga scala, che rimangono comunque imprescindibili e necessari, il SAD ha il
merito di recuperare il valore del tessuto relazionale tra persone: è una solidarietà sartoriale in cui la
differenza viene fatta dal grado di coinvolgimento delle persone.
Con il Sostegno a distanza sarà importante attivare, per esempio:
– Supporto psicologico di prossimità e di comunità
– Percorsi di accompagnamento al rientro in patria
– Laboratori teatrali, culturali per elaborare il dramma della guerra
– Kit di aiuto per la ricostruzione (orientamenti per supporto sociale e sanitario, orientamenti
alla gestione delle relazioni tra pari, con le istituzioni, le aziende, etc.)
– Formazione per diventare ambasciatori di comunità nel processo di ricostruzione
– Incontri e laboratori culturali peer to peer tra scrittori internazionali e territoriali quali Ambassador di
pace.
Creare le condizioni perché il SAD possa essere generatore di sviluppo è un processo vantaggioso a tutti i
livelli: per il territorio che beneficia degli interventi in cui viene attivato/mantenuto l’intervento, per i
soggetti attivatori dell’intervento che diventano i primi ambasciatori di comunità e generatori di
integrazione, per i servizi che attraverso questi processi relazionali prevengono o abbattono costi sociali,
per i governi che attraverso una diplomazia popolare dal basso stabiliscono relazioni significative di amicizia
Ai.Bi. Amici dei Bambini – ETS
Ai.Bi. Amici dei Bambini è un movimento di famiglie che dal 1986 opera in Italia e in oltre 30 Paesi del mondo (in
Europa dell’Est, America, Africa e Asia) per dare a ogni bambino abbandonato una famiglia e garantire il suo diritto a
essere figlio. Ogni giorno, in tutto il mondo, Amici dei Bambini lotta per combattere l’emergenza abbandono: una vera
e propria emergenza umanitaria che, a differenza di fame, malattia e guerre, presenti principalmente nei Paesi in via
di sviluppo, è comune a tutti i Paesi del mondo con dimensioni sempre più allarmanti. Secondo una stima basata su un
report di Unicef di qualche anno fa, sono almeno 200 milioni i bambini abbandonati nel mondo. In Italia, i minori
“fuori famiglia” sono oltre 30mila. Amici dei Bambini interviene laddove si manifesta l’abbandono: negli orfanotrofi,
negli istituti, nei centri di assistenza… in tutte quelle realtà in cui l’assistenza permette loro di “sopravvivere”, ma non
di vivere pienamente, perché manca l’amore di una famiglia che faccia sentire davvero “figli”.
http://www.aibi.it
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Ufficio Stampa Ai.Bi. Amici dei Bambini
Francesco Elli