
(AGENPARL) – Thu 10 July 2025 *Interventi sulla Galleria San Donato: pendolari penalizzati, alta
velocità salvaguardata. La Presidente della Conferenza dei sindaci del
Valdarno chiede l’intervento del Ministero dei Trasporti*
Si è svolta ieri pomeriggio, in videoconferenza, una riunione convocata
da RFI e Trenitalia Toscana, con la partecipazione dell’assessorato
regionale ai trasporti e dei sindaci dei comuni interessati dal
passaggio dei treni lungo la linea Firenze–Roma.
Nel corso dell’incontro, RFI ha comunicato che, a seguito di controlli
di monitoraggio periodici previsti nei piani di manutenzione
dell’infrastruttura, è emersa la necessità di effettuare un intervento
di manutenzione straordinaria all’interno della Galleria San Donato,
poco prima dell’ingresso a Firenze.
I lavori, già avviati in modalità notturna dal 7 luglio, proseguiranno
fino al 4 agosto, senza impatti sulla circolazione ferroviaria.
Tuttavia, dal 18 al 23 luglio sarà necessaria una diversa modalità di
intervento, che comporterà la deviazione di 18 treni regionali e 2
Intercity sulla cosiddetta “linea convenzionale” (la linea lenta
Firenze–Roma), nel tratto compreso tra Figline Valdarno e Firenze
Rovezzano. Ciò determinerà modifiche agli orari e un possibile aumento
dei tempi di percorrenza per gli utenti.
In particolare, dal 18 al 21 luglio saranno interessati 9 treni
regionali diretti verso Firenze, mentre dal 21 al 23 luglio subiranno
deviazioni altri 9 treni regionali in direzione opposta, da Firenze
verso il Valdarno.
La presidente dalla Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino
Valentina Vadi esprime forte preoccupazione e indignazione per
l’approccio adottato da RFI e Trenitalia, che, “ancora una volta
scaricano sulle spalle dei pendolari l’intero peso della gestione delle
criticità infrastrutturali”. A fronte della deviazione forzata dei treni
regionali, tutti i treni dell’Alta velocità continueranno a transitare
regolarmente nella Galleria San Donato, con ritardi minimi, poiché ne
resteranno gli unici utilizzatori.
“Si tratta di una scelta chiaramente sbilanciata – commenta Valentina
Vadi – che conferma un orientamento già evidente: in caso di difficoltà,
sono i servizi per i pendolari a essere sacrificati per primi, mentre
quelli ad alta velocità vengono tutelati. Non si tratta solo di un
disagio temporaneo. Come presidente della Conferenza dei sindaci vedo in
questa gestione un segnale preoccupante delle future intenzioni di RFI e
Trenitalia, che sembrano orientate a dirottare stabilmente i treni
regionali sulla linea lenta a partire da gennaio 2026. Una posizione che
riteniamo inaccettabile, perché compromette la qualità del servizio
ferroviario per migliaia di lavoratori, studenti e cittadini del nostro
territorio. Basta osservare quanto accaduto recentemente: il 2 luglio
scorso, durante un flash mob organizzato proprio dai sindaci del
Valdarno, il treno su cui viaggiavamo è stato dirottato sulla linea
lenta e ha accumulato 18 minuti di ritardo. Un esempio concreto del
prezzo che i pendolari stanno già pagando per scelte operate altrove,
senza il coinvolgimento reale dei territori”.
Il prossimo 17 luglio si terrà una nuova riunione con Trenitalia e RFI a
livello nazionale, alla quale parteciperanno anche le Regioni Umbria e
Lazio, con i rispettivi assessorati e sindaci, poiché le ripercussioni
di queste decisioni coinvolgono un bacino ben più ampio del solo Valdarno.
“Chiedo con forza un intervento diretto del Ministero dei Trasporti,
affinché venga salvaguardato il diritto alla mobilità dei pendolari e la
qualità della vita di chi ogni giorno utilizza il treno per motivi di
lavoro o studio. La manutenzione è necessaria, ma non può avvenire
sempre e solo a spese del trasporto pubblico locale. Con questa
posizione ci presenteremo all’incontro del 17 luglio e nel caso in cui
non avessimo risposte concrete a garanzia dei diritti dei pendolari
sposteremo la nostra protesta a Roma”.