
(AGENPARL) – Thu 10 July 2025 Ginevra Cozzi
Dimon, JP Morgan Chase, in esclusiva al Sole 24 Ore: “Con i dazi Trump ha dato la sveglia all’Europa. Abbiamo bisogno di un’Europa più unita”
Jamie Dimon, il banchiere ascoltato dai politici di tutto il mondo, l’uomo che da 20 anni è alla guida di JP Morgan Chase, la più grande banca americana e una delle più grandi al mondo per capitalizzazione di Borsa, in una intervista esclusiva sul Sole 24 Ore di oggi, giovedì 10 luglio, difende l’operato di Trump: «va giudicato per ciò che fa, non per ciò che dice», ha fiducia che il dollaro resterà la prima valuta al mondo e manda un messaggio forte alla Ue: «Unitevi o scomparirete».
«L’Europa – dice Dimon al Sole 24 Ore – deve completare ciò che ha iniziato 75 anni fa» con la dichiarazione del 1950 proposta da Robert Schuman che ha posto le basi dell’Unione Europea. «Noi, gli Stati Uniti e tutto il mondo libero e democratico, abbiamo bisogno di un’Europa veramente unita e di una difesa europea più forte». Dimon ha lanciato quello che sembrava un appello ai cittadini europei, politici, banchieri, imprenditori: «Auspico un’Europa più unita e forte, un’Europa che, attraverso il completamento delle riforme, una maggiore deregolamentazione e processi decisionali rapidi ed efficaci adeguati ad un mondo in perenne cambiamento, possa continuare a crescere e ad innovare: sarà un bene innanzitutto per i cittadini europei, per le economie europee in tutti i Paesi dell’Ue»
Sui dazi, Dimon dice al Sole 24 Ore: «L’Europa dovrebbe abbandonare le sue paure e concentrarsi su ciò che può fare meglio e potrebbe fare di più. Il commercio non è a senso unico: quindi gli Stati Uniti e l’Ue dovrebbero discutere ciò che funziona bene e ciò che è andato storto e risolvere insieme qualsiasi problema: gli Stati Uniti vorrebbero che l’Europa diventi più forte, anche nel commercio. Questa non è una guerra commerciale.»
Sul Governo italiano, Dimon dichiara al Sole 24 Ore: «L’Italia sta facendo molto bene. Giorgia Meloni sta lavorando bene: è pro-business e guarda con favore gli investimenti da parte degli investitori esteri (FDI). Il sistema bancario italiano ora è sano, solido, redditizio: ha fatto progressi notevoli. E lo spread BTp/Bund è molto basso.»
L’intervista integrale a pagina 2 e 3 del Sole 24 Ore di oggi.