
La Camera dei deputati ha presentato oggi, nella Sala della Regina, i primi tre prototipi basati sull’ Intelligenza Artificiale generativa sviluppati a seguito della manifestazione d’interesse promossa dal Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione, presieduto dalla Vicepresidente Anna Ascani.
L’iniziativa, avviata nel febbraio 2024, mira a valorizzare l’uso dell’IA come strumento innovativo a supporto dei lavori parlamentari, della trasparenza istituzionale e del dialogo con i cittadini. I prototipi selezionati sono stati valutati sotto il profilo funzionale, architetturale e di sicurezza da focus group tecnico-scientifici.
“La democrazia – ha dichiarato la Vicepresidente della Camera, Anna Ascani – si trova a confrontarsi con nuovi sviluppi tecnologici che sono anche nuovi meccanismi di potere, e non può farlo restando ferma. Occorre farsi promotori di un cambiamento che sfrutti le potenzialità delle nuove tecnologie, le indirizzi verso un approccio umano-centrico, per favorire la trasparenza, la tracciabilità e la loro inclusione nei processi democratici. La presentazione oggi dei prototipi dei sistemi di IA applicati al lavoro parlamentare rappresenta una vera e propria prova di tenuta per l’ossatura istituzionale della Camera. Ciò che emerge da questa esperienza, che abbiamo promosso con il Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione della Camera, è la consapevolezza che l’innovazione, per essere realmente efficace e sostenibile, non può essere disgiunta da una solida cultura istituzionale. L’umanità sta compiendo un vero e proprio salto quantico. Siamo chiamati a costruire una visione globale, un pensiero generale all’altezza delle grandi fasi della storia dell’umanità come il Rinascimento o l’Illuminismo per dare una direzione al vascello e non lasciarlo ostaggio di correnti incontrollabili. Dobbiamo preservare la centralità dell’umano sfidato dalla potenza computazionale”.
📌 I tre modelli presentati sono:
NORMA, assistente virtuale per l’analisi della produzione legislativa;
MSE, sistema di scrittura assistita per emendamenti parlamentari;
DEPUCHAT, chatbot per facilitare l’accesso dei cittadini alle attività dei deputati.
L’evento di questo pomeriggio si è aperto con una lectio magistralis del professor Luciano Floridi (Università di Yale) sul ruolo dell’IA nel contesto democratico. I tre progetti sono stati illustrati dai deputati Rosaria Tassinari (Norma), Ilaria Cavo (DepuChat) e Filippo Scerra e Stefano Vaccari (MSE).
“La Camera ha intrapreso un percorso unico ed è oggi all’ avanguardia non solo in Europa, ma nel mondo in questo campo – ha detto il professor Floridi -. Personalmente vedo in questo un momento di vantaggio che potrebbe essere sfruttato anche a livello Europeo, con un’Italia che fa da caposquadra al team europeo per vincere sullo scacchiere mondiale. Il futuro dell’ IA è oggi fatto di incertezze e di spazi di manovra, quindi di opportunità da cogliere”.
“DEPUCHAT nasce dall’idea presentata dagli Università degli studi di Roma Tre e dell’Università di Firenze nell’ambito della manifestazione di interesse lanciata dalla Camera dei Deputati – ha spiegato Cavo -. È il modello più complesso e delicato, ora ancora in fase sperimentale, destinato alla fruizione dei cittadini, del pubblico, in un’ottica di trasparenza, partecipazione,certezza dei dati. Utilizza lA generativa e un chatbot avanzato capace di dare risposte rapide sull’attività dei parlamentari. Questo è il focus: far conoscere in maniera rapida, approndita e certificata l’attività dei Deputati partendo, come banca dati, dalle schede dei singoli deputati che raccolgono dati anagrafici, cariche e tutte le attività parlamentari che riguardano proposte di legge, atti di sindacato ispettivo, interventi fatti in aula e nelle commissioni. Abbiamo fatto degli esempi chiari durante la dimostrazione. Si possono fare ricerche per tematiche (per esempio chiedere quali proposte di legge sono state fatte sull’intelligenza artificiale), ricerche mirate all’attività di un singolo parlamentare anche legate a un territorio, si possono coniugare ricerche per argomenti o per nomi specifici. Quello che non si può fare è porre domande sulla sfera personale perché il sistema è approfondito ma volutamente limitato all’attività parlamentare. Per l’importanza che riveste sarà reso fruibile al pubblico a seguito di successivi ulteriore implementazione dei dati, nuovi stress test e verifiche sui profili di sicurezza. Una volta reso operativo sarà uno strumento prezioso, in grado di cogliere l’opportunità dell’IA che, guidata, potrà dare trasparenza e coinvolgere i cittadini nel lavoro dell’istituzione”.
“Il prototipo Norma prende le mosse dalla proposta Legislab, del Politecnico di Milano e dell’Istituto Einaudi di economia e finanza, e consentirà di interagire attraverso l’Intelligenza Artificiale con l’osservatorio della legislazione della Camera, attraverso il linguaggio naturale e permetterà di reperire dati che riguardano il procedimento legislativo – ha spiegato Tassinari -. Per fare qualche esempio: l’individuazione degli emendamenti, dei testi legislativi, e l’iter parlamentare delle leggi: dati che vengono utilizzati anche per il Rapporto annuale sulla legislazione. Norma potrà rispondere anche attraverso grafici e tabelle, per rendere più chiari i dati richiesti. Il sistema interroga gli archivi della Camera, quindi attinge a dati certificati e consente di effettuare verifiche basate sulla documentazione parlamentare.
Questa integrazione di collaborazioni porterà risultati importanti sotto il profilo della capacità di ricerca della stessa IA e per la produzione di dati, non solo statistici, sulla produzione normativa. Un’innovazione che darà la possibilità di lavorare compiutamente, e di utilizzare questi nuovi sistemi al servizio del lavoro della Camera”.
“Quello di oggi è un appuntamento importante. L’istituzione si dimostra all’avanguardia in questo campo. I prototipi che oggi presentiamo hanno l’obiettivo di supportare, e ovviamente non sono pensati per sostituire, l’attività dei deputati, tramite l’Intelligenza artificiale. Ad esempio, nella fase emendativa, questi sistemi aiuteranno il deputato ad essere più veloce nella modifica dei progetti di legge.
L’Intelligenza artificiale sarà il futuro e questo futuro lo dobbiamo costruire anche per le istituzioni e per chi qui opera”, ha sottolineato Scerra illustrando la piattaforma MSE, che prende le mosse dalla proposta del Consorzio interuniversitario Alma Human AI (Università di Bologna, con la collaborazione di LUISS, CNR, Università di Verona, Università di Torino).
“Il chatbot consentirà a deputate e deputati di essere accompagnati, con maggiore facilità, nella fase di costruzione e preparazione degli emendamenti, accedendo a fonti interne della Camera. In questo modo il sistema consentirà di facilitare la costruzione delle modifiche ai provvedimenti”, ha sottolineato Vaccari.
