
Un incendio doloso avvenuto a marzo 2024 in un magazzino nell’est di Londra, che conteneva attrezzature destinate all’Ucraina, è solo uno dei numerosi episodi attribuiti alla campagna di guerra ibrida della Russia in Europa. Lo confermano fonti dell’intelligence europea e un recente processo nel Regno Unito, che ha condannato tre uomini per l’attacco.
Secondo i pubblici ministeri, l’incendio è stato orchestrato da servizi segreti russi, con l’uso di reclute locali, non addestrate, e ingaggiate tramite canali Telegram legati al gruppo Wagner. Le autorità definiscono questo evento parte di una strategia crescente e sempre più pericolosa da parte di Mosca, volta a destabilizzare l’Europa attraverso sabotaggi e atti violenti.
Reclute dilettanti e rischio civile
Il caso di Londra ha coinvolto Dylan Earl, 21 anni, condannato insieme ad altri per l’attacco. I messaggi tra lui e il suo presunto referente russo — soprannominato Privet Bot — hanno rivelato dettagli inquietanti. Earl, attivo su Telegram, comunicava in russo usando Google Translate. Dopo l’incendio, ricevette un semplice messaggio: “Eccellente”.
Secondo i funzionari, Mosca fa sempre più affidamento su sabotatori improvvisati e giovani senza precedenti penali, spesso attratti con pochi soldi e retorica anti-occidentale. “Il problema è che questi dilettanti operano vicino a case, aziende, vite umane. Il rischio di morte è concreto”, ha dichiarato un alto funzionario dell’intelligence.
Crescita allarmante: da graffiti a bombe
Dal 2022, l’Associated Press ha documentato oltre 70 episodi riconducibili alla Russia. Solo nel 2024 ci sono stati 12 gravi atti di sabotaggio o incendi dolosi, rispetto ai due del 2023 e a zero nel 2022.
Questi atti includono:
- Ordigni esplosivi su aerei cargo
- Tentativi di incendio di centri commerciali in Polonia, Lettonia e Lituania
- Una bomba in un negozio IKEA vicino Vilnius, progettata da un adolescente ucraino reclutato
A Londra, l’incendio ha distrutto metà del magazzino, con più di 60 vigili del fuoco coinvolti nell’evacuazione. Il sito ospitava dispositivi Starlink per l’Ucraina, fondamentali per le comunicazioni militari.
Il reclutamento online e l’effetto Wagner
L’operazione si lega a una nuova forma di spionaggio e sabotaggio, più flessibile e “negabile”, come spiega un esperto di sicurezza. Il reclutatore russo suggeriva a Earl di guardare la serie “The Americans” come manuale d’istruzione per le spie.
Dopo l’incendio, Earl voleva colpire le aziende londinesi di proprietà di Evgeny Chichvarkin, noto per sostenere l’Ucraina, proponendo attacchi anche con ordigni chiodati. I messaggi mostrano un’escalation non sempre controllata: “Sei andato a bruciare quei magazzini senza il mio permesso”, scrisse il referente russo. “Non sarai pagato per questo”.
Il Cremlino smentisce, ma l’intelligence lancia l’allarme
Il Cremlino ha negato qualsiasi coinvolgimento, come già accaduto in altri casi, affermando che “non è mai stata fornita alcuna prova”. Tuttavia, gli analisti occidentali vedono una strategia ben definita: mantenere il controllo operativo sugli attacchi ma sfruttare il caos e l’ambiguità delle reclute locali.
“Le operazioni partono come sabotaggi simbolici, ma crescono in violenza e imprevedibilità”, ha avvertito un funzionario.
Con il conflitto in Ucraina che prosegue e la tensione tra Mosca e l’Occidente in aumento, i sabotaggi ibridi potrebbero diventare la nuova norma. E l’Europa si prepara a fronteggiare una minaccia invisibile, ma sempre più concreta e pericolosa.