
(AGENPARL) – Tue 08 July 2025 Associazione delle organizzazioni di ingegneria,
di architettura e di consulenza tecnico-economica
Roma, 8 luglio 2025
COMUNICATO STAMPA
DL Infrastrutture, OICE: “Grande successo per il ripristino dell’anticipazione
contrattuale per i servizi tecnici”
Così Giorgio Lupoi, Presidente dell’OICE – l’Associazione delle società di ingegneria e di architettura aderente a Confindustria – saluta l’avvenuta approvazione ieri sera, presso le Commissioni riunite Trasporti e Ambiente della Camera, dell’emendamento al Decreto Infrastrutture a firma dell’On.le Fabio Raimondo che reintroduce l’anticipazione contrattuale per tutti i servizi di ingegneria e architettura nella misura del 10% del valore del contratto da affidare.
Per Lupoi “finalmente è stato sanato un vulnus che per due anni ha penalizzato le nostre società e tutti gli studi e professionisti che, con il decreto 36, dal primo luglio 2023 si sono visti, dalla mattina alla sera, privati di questa possibilità nonostante tutte le nostre rimostranze. Ringrazio quindi sia il Ministro Matteo Salvini che nel nostro convegno del 24 giugno aveva anticipato il parere favorevole del Ministero su questa nostra richiesta, sia l’On.le Raimondo che ha avuto la sensibilità di condividere e sostenere fino in fondo la nostra proposta, più volte presentata negli ultimi due anni, ed illustrata in audizione le scorse settimane, sia ancora gli altri gruppi che avevano presentato la nostra proposta”.
La norma prevede che l’importo anticipabile all’operatore economico sia pari al 10% del valore totale del contratto avente ad oggetto i sevizi di ingegneria e architettura: “per noi – continua Lupoi – era fondamentale fare passare il principio che le nostre società non possono, soprattutto per contratti di durata e per valori importanti, autofinanziare l’avvio delle attività sostenendo importanti costi per polizze, fideiussioni e acquisizione di personale per la commessa. Avremmo preferito che il livello dell’anticipazione fosse quello previsto per gli altri contratti, ma immagino che sia stato fatto il massimo possibile; ci sarà modo di lavorare anche su questo e su altri punti del codice che ancora possono essere migliorati a partire dall’esigenza di riequilibrare i rapporti contrattuali in fase di esecuzione delle prestazioni. Per adesso è per noi un grande successo che sia stato compresa la ragione della nostra richiesta e quindi plaudiamo al lavoro del Parlamento e del Governo che va a beneficio di tutti gli operatori delle professioni tecniche.”
Con cortese preghiera di pubblicazione
Andrea Mascolini
Direttore Generale