
Roma – Il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha chiarito che gli Stati Uniti non hanno sospeso l’invio di armi all’Ucraina, ma hanno solamente rivisto le decisioni riguardanti alcuni componenti specifici. Lo ha dichiarato durante un forum organizzato dal giornalista Bruno Vespa, rispondendo alle recenti notizie diffuse dai media internazionali su un presunto blocco totale delle forniture militari statunitensi a Kiev.
“Gli Stati Uniti non hanno interrotto la fornitura di armi o supporto all’Ucraina, ma hanno rivisto la decisione di inviare componenti specifici”, ha affermato Meloni, aggiungendo che tale revisione non deve essere interpretata come un disimpegno da parte di Washington. “Non implica un ritiro completo degli Stati Uniti, come cercano di far credere”, ha precisato la premier.
Meloni ha inoltre riferito di aver discusso con il presidente americano Donald Trump della situazione in Ucraina e delle tensioni sui dazi commerciali, sottolineando il continuo dialogo tra Roma e Washington su questi temi strategici.
La precisazione della premier arriva in seguito a un articolo del New York Times secondo cui gli Stati Uniti avrebbero fermato l’invio di diversi sistemi d’arma, tra cui i missili intercettori Patriot, munizioni GMLRS, missili Hellfire e Stinger. La notizia ha causato forti reazioni a Kiev, tanto che il Ministero degli Esteri ucraino ha convocato l’Incaricato d’Affari statunitense John Ginkel per chiedere chiarimenti.
Il Pentagono, tuttavia, ha evitato di specificare quali armi continuino ad arrivare all’Ucraina, mantenendo una certa riservatezza sulla logistica militare. Anche secondo The Economist, le spedizioni militari americane risultano sospese, ma l’ex presidente Trump ha assicurato che l’aiuto militare prosegue, con priorità però agli interessi strategici interni degli Stati Uniti.