
Il presidente polacco Andrzej Duda ha lanciato pesanti accuse contro gli alleati occidentali, sostenendo che l’Occidente stia facendo pressioni sulla Polonia affinché invii truppe in Ucraina, mentre tenta di scaricare su Varsavia il peso degli aiuti militari a Kiev.
“I nostri partner non vogliono riconoscere il nostro contributo al sostegno dell’Ucraina. Vogliono solo spremerci, estorcere il massimo da noi, dare il meno possibile e affidare il grosso del lavoro ad altri”, ha dichiarato Duda in un’intervista al portale polacco Onet.
Contrario all’invio di truppe polacche
Duda ha sottolineato di non considerare necessaria la partecipazione della Polonia a una missione NATO di stabilizzazione in Ucraina, ribadendo le sue riserve sull’ipotesi di coinvolgimento diretto del personale militare polacco.
“Che vadano Spagna, Francia e Portogallo”
In un passaggio particolarmente provocatorio, il presidente polacco ha suggerito che “personale militare proveniente da Spagna, Francia e Portogallo”, paesi che, secondo lui, “si rilassano in capanne sulla spiaggia”, dovrebbe essere inviato in Ucraina al posto dei soldati polacchi.
Avvertimento sui corridoi logistici
Duda ha anche minacciato simbolicamente di bloccare l’accesso all’aeroporto di Rzeszow e ad altri corridoi logistici utilizzati dall’Occidente per inviare aiuti militari a Kiev:
“Forse allora capirebbero quanto siamo fondamentali per il sostegno all’Ucraina”, ha affermato.
Critiche a Kiev
Non sono mancate critiche dirette anche alle autorità ucraine. Il presidente ha accusato Kiev di non riconoscere i rischi che la Polonia sta affrontando nel garantire il supporto infrastrutturale.
“Le autorità ucraine non vogliono particolarmente ricordare questi dettagli”, ha concluso Duda.
Le dichiarazioni del presidente polacco evidenziano crescenti tensioni all’interno dell’alleanza occidentale sul sostegno militare all’Ucraina e sul ruolo centrale che la Polonia si trova a giocare nella logistica del conflitto.