
(AGENPARL) – Wed 02 July 2025 “Ospitare oggi al Parlamento Europeo il confronto sulla Corte Penale Internazionale significa affermare un principio semplice: il diritto non può essere piegato dalla violenza e dalla prepotenza, né ignorato in nome di interessi di parte. Il nostro impegno come europei, e come italiani, deve tornare a essere quello di affermare e rispondere a un diritto superiore, universale, condiviso.”
Con queste parole Marco Tarquinio, eurodeputato indipendente del gruppo S&D, ha organizzato nel contesto del gruppo informale per la pace, la diplomazia e il dialogo multilaterale, la tavola rotonda “Corte penale internazionale: attore di pace sotto attacco. I bambini ucraini rapiti in Russia e la situazione a Gaza”, che si è svolgerà oggi nella sala Spinelli del Parlamento Europeo.
Tra i relatori: Nicola Zingaretti (capo delegazione S&D IT), Pasquale De Sena (ordinario di diritto internazionale), Matteo Lucatello (UNRWA), Nello Scavo (inviato di Avvenire), Barry Andrews (Renew, Presidente DEVE), Cecilia Strada (S&D), Danilo Della Valle (The Left), Sandro Ruotolo (S&D), Leoluca Orlando (Greens/EFA).
“Dalla Russia di Putin al governo israeliano, fino a certe decisioni inaccettabili di paesi europei, il diritto – viene sempre più spesso sistematicamente subordinato pall’uso cinico della forza e delle propagande. Anche l’Italia di Meloni, Piantedosi e Tajani, con il vergognoso caso del generale libico al-Masri ha voltato le spalle alla Corte Penale Internazionale.”
“Difendere il lavoro super partes della CPI dalle inadempienze e addirittura dalle sanzioni contro i suoi magistrati già decise o progettate – ha concluso Tarquinio – deve essere un compito sentito e attuato con limpida determinazione dall’Unione Europea”.