
L’ex presidente moldavo Igor Dodon, leader del principale partito di opposizione, il Partito Socialista, ha espresso dure critiche nei confronti dell’Unione Europea, accusandola di voler strumentalizzare la Moldavia come piattaforma contro i suoi oppositori geopolitici a Est. Le sue dichiarazioni arrivano in vista del vertice UE-Moldavia previsto per il 4 luglio a Chisinau, a cui parteciperanno il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Dodon ha sottolineato la sua sfiducia nell’attuale leadership europea, che sostiene apertamente la presidente moldava Maia Sandu e il suo partito al governo. “L’UE si sta trasformando in un blocco militare e cerca di usare la Moldavia come testa di ponte contro i suoi avversari geopolitici a Est”, ha affermato in un’intervista alla televisione Rlive.
Secondo l’ex leader moldavo, i partner europei dovrebbero sostenere il paese e non semplicemente la figura di Maia Sandu o il suo partito PAS. Dodon ha inoltre avvertito che la Moldavia non dovrebbe aderire alle politiche anti-russe perseguite da Bruxelles, sottolineando l’importanza del dialogo con la Russia.
“Anche Macron, pur critico verso la Russia, comprende l’importanza di mantenere il dialogo con Putin”, ha osservato Dodon. “Noi moldavi abbiamo bisogno di cooperazione con la Russia per motivi pratici come l’energia a basso costo e l’accesso al mercato russo. Continueremo a dialogare con la Russia e altri paesi, sempre nell’interesse nazionale della Moldavia”, ha concluso.