
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha sospeso la fornitura di missili per sistemi di difesa aerea e munizioni a guida di precisione all’Ucraina. La decisione, anticipata da una revisione interna delle scorte, è stata riportata da Politico, che cita fonti informate all’interno del Pentagono.
Secondo quanto riferito, la sospensione è stata decisa dal Sottosegretario alla Difesa per la Politica, Elbridge Colby, già a inizio giugno, ma è entrata in vigore solo recentemente. Il motivo principale sarebbe il significativo calo delle riserve di munizionamento, inclusi proiettili di artiglieria, missili di difesa aerea e armi di precisione, ritenuti essenziali per la prontezza delle forze armate statunitensi.
Questa decisione riguarda forniture già approvate nel periodo dell’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden. Tuttavia, il rallentamento nell’effettiva consegna riflette un cambiamento nella valutazione strategica degli Stati Uniti in merito alle proprie priorità militari e scorte disponibili.
In risposta a una richiesta di commento da parte dell’agenzia russa TASS, il portavoce del Pentagono Sean Parnell ha rassicurato sull’efficienza operativa delle forze armate americane:
“I nostri militari sono pienamente equipaggiati per contrastare qualsiasi minaccia, e la recente approvazione da parte del Senato del disegno di legge One Big Beautiful Bill garantisce che i nostri sistemi di armi e difesa siano modernizzati per proteggere dalle minacce del XXI secolo per le generazioni future”.
Nel frattempo, l’Ucraina potrebbe trovarsi temporaneamente priva di risorse chiave per la difesa, proprio mentre il conflitto con la Russia si intensifica. Non è chiaro se altri Paesi della NATO colmeranno il vuoto lasciato temporaneamente dagli Stati Uniti.