
(AGENPARL) – Tue 01 July 2025 Comunicato stampa
1 luglio 2025
Energia: no al tentativo di scaricare sui consumatori gli oneri di rimodulazione delle concessioni.Le Associazioni dei consumatori scrivono al Ministro Pichetto Fratin, chiedendo un confronto urgente.
Le Associazioni dei consumatori ACU, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, CTCU, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di.Con., Unione Nazionale Consumatori hanno inviato una formale richiesta di intervento al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per esprimere forte preoccupazione rispetto alla possibilità che i costi derivanti dalla rimodulazione delle concessioni per la distribuzione dell’energia elettrica vengano trasferiti direttamente in bolletta ai cittadini.
Dalle recenti dichiarazioni del Presidente di Arera Stefano Besseghini è emerso, infatti, che l’applicazione di quanto disposto nella Legge di bilancio 2025 in materia di rimodulazione delle concessioni per la distribuzione dell’energia elettrica rende sempre più concreto e vicino il rischio che gli oneri connessi vengano trasferiti in bolletta, con un aggravio economico per i consumatori finali.
Da anni chiediamo di intervenire sugli oneri che gli utenti pagano in bolletta, ma mai avremmo pensato che questi interventi fossero addirittura peggiorativi!
Non è ammissibile – affermano le Associazioni – che famiglie e imprese, già pesantemente colpite dal caro bollette, si trovino a dover sostenere costi che dovrebbero invece rimanere in capo ai soggetti concessionari, i soli a trarre beneficio economico dall’attività di distribuzione e che, non dimentichiamo, negli ultimi anni hanno aumentato a dismisura le proprie entrate.
Le Associazioni chiedono quindi:
la revisione o l’annullamento della norma che consente la traslazione degli oneri in bolletta;
il rispetto della regolazione vigente, che esclude tali oneri dalla valorizzazione tariffaria;
la riaffermazione del ruolo di vigilanza di Arera, quale garante dell’equità e dell’efficienza nel sistema tariffario.
In un momento storico in cui è essenziale investire nella transizione energetica, l’equità nella distribuzione dei costi è fondamentale per garantire la sostenibilità economica e sociale delle politiche pubbliche. Ulteriori aggravi tariffari, non giustificati da criteri di efficienza o necessità, rappresenterebbero una violazione del principio di trasparenza e responsabilità verso i cittadini.
Le Associazioni chiedono, quindi, con urgenza un confronto costruttivo con il Ministero per individuare soluzioni che tutelino l’interesse generale, rilanciando anche il percorso di semplificazione e trasparenza degli oneri generali di sistema e di incentivazione delle CER.