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Comunicato Stampa
30 giugno 2025
Taglio agli aiuti: Save the Children, i Leader mondiali presenti alla conferenza di Siviglia rivedano il sistema finanziario globale e prendano nuovi impegni per il rilancio degli aiuti.
L’Organizzazione chiede ai governi di concordare sistemi fiscali globali più equi, sbloccare la riduzione del debito e investire in servizi incentrati sull’infanzia, garantendo al contempo che i bisogni e i diritti dei più piccoli siano al centro della riforma finanziaria. Sottolinea, inoltre, che la finanza per lo sviluppo necessita di un ampio spettro di capitali, dalla filantropia tradizionale ai finanziamenti del settore privato.
La quarta Conferenza Internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo a Siviglia, che inizia oggi, rappresenta un’opportunità irripetibile per trasformare il sistema globale dei finanziamenti per lo sviluppo, che al momento non è in grado di far fronte alle tante sfide che vivono i minori nel mondo. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
Il tempo stringe e i leader mondiali devono garantire che il vertice si traduca negli investimenti urgenti necessari per raggiungere i 17 obiettivi globali delle Nazioni Unite per trasformare in meglio il nostro mondo entro il 2030.
“Questo vertice di Siviglia rappresenta un’opportunità irripetibile per i leader di reinventare e riformare un sistema finanziario globale che sta fornendo risultati deludenti per i bambini di oggi e le future generazioni. Ogni settimana vengono pubblicati nuovi rapporti e nuovi dati che dimostrano come il mondo sia diventato un luogo terribilmente pericoloso per i minori, che vengono sempre più privati dei loro diritti. Dagli anni ’90, il numero di bambini e bambine che vivono sotto il peso della guerra è più che raddoppiato, circa uno su sei. Circa 272 milioni di minori non vanno a scuola e oltre 400 milioni vivono in Paesi alle prese con un debito schiacciante che limita la capacità dei governi di finanziare i beni di prima necessità: scuole, vaccini, acqua pulita. È profondamente ingiusto e miope che, in un momento in cui il cambiamento climatico, la guerra e l’instabilità economica minacciano l’infanzia in tutto il mondo, i leader rinuncino alle promesse di lunga data di garantire che nessun minore venga lasciato indietro e taglino le allocazioni agli aiuti esteri da cui dipendono milioni di bambini e bambine vulnerabili” ha dichiarato Inger Ashing, CEO di Save the Children International.
“L’anno scorso, l’importo complessivo degli aiuti forniti dai principali donatori è diminuito per la prima volta in cinque anni, con la maggior parte delle nazioni ricche che si allontana ulteriormente dall’obiettivo storico delle Nazioni Unite di investire lo 0,7% del reddito nazionale in aiuti esteri. Pur accogliendo con favore l’adozione dell’Impegno di Siviglia da parte degli Stati membri la scorsa settimana e i passi positivi compiuti su questioni chiave come il debito e la tassazione, questo impegno non è all’altezza dell’ambizione trasformativa di cui i minori hanno bisogno. I governi devono concordare sistemi fiscali globali più equi, sbloccare la riduzione del debito e investire in servizi incentrati sull’infanzia, garantendo al contempo che i bisogni e i diritti dei più piccoli siano al centro della riforma finanziaria. Non si tratta di beneficenza, ma di investire in un mondo più sicuro e più forte per tutti noi. La finanza per lo sviluppo necessita di un ampio spettro di capitali, dalla filantropia tradizionale ai finanziamenti del settore privato. Meccanismi come l’investimento a impatto sociale – come il Generation Empowerment Fund di Save the Children – possono contribuire a colmare il divario di investimento, sfruttando il capitale privato per lavorare a favore dei bambini e delle bambine. Gli investimenti pubblici internazionali nell’infanzia, tuttavia, non sono discrezionali e i governi hanno la responsabilità di utilizzare il massimo delle risorse disponibili per tutelare i diritti dei minori e dare priorità ai loro bisogni e al loro benessere. Chiediamo una nuova era di finanziamento globale per lo sviluppo. La Conferenza sul finanziamento per lo sviluppo non è l’inizio di questo dialogo e non ne sarà la fine. I leader mondiali hanno molteplici opportunità per costruire un sistema di finanziamento globale che metta al primo posto i bambini e le bambine più vulnerabili” ha concluso Ashing.
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