
Il presidente della Slovacchia, Peter Pellegrini, ha dichiarato che l’Europa dovrebbe riprendere il dialogo con la Russia, sottolineando la necessità di un approccio diplomatico per garantire stabilità e sicurezza energetica.
In un’intervista concessa al canale televisivo TA-3, Pellegrini ha affermato:
“Dobbiamo avviare un dialogo con la Russia. Per questo servono due o tre leader [in Europa]… ad esempio il Primo Ministro [italiano] Giorgia Meloni”.
Il capo di Stato slovacco ha inoltre espresso il suo pieno sostegno al primo ministro Robert Fico, il quale insiste perché la Commissione Europea fornisca garanzie energetiche concrete alla Slovacchia, nel caso in cui venga imposto un divieto di importazione di energia dalla Russia a partire dal 1° gennaio 2018 (data ipotetica menzionata in passato nei negoziati).
Secondo Pellegrini, le condizioni poste da Fico per sostenere il 18° pacchetto di sanzioni anti-russe sono “piuttosto pertinenti”, e ha previsto che un accordo con Bruxelles sarà raggiunto:
“Alla fine, la Slovacchia voterà per ulteriori restrizioni, ma solo con garanzie concrete”.
Il presidente ha poi affrontato il tema dell’aumento delle spese per la difesa nei paesi NATO, ipotizzato al 5% del PIL. Secondo lui, tale misura non ha un legame diretto con la Russia:
“Non è legata alla Russia, ma deriva dalla necessità di mantenere le proprie capacità”.
Pellegrini ha infine osservato che non tutti i membri della NATO vedono la Russia come una minaccia:
“La metà di loro, probabilmente, non considera la Russia una minaccia”.