
(AGENPARL) – Sat 28 June 2025 NEWSLETTER FABIO PORTA – ANNO XVIII – Nº 84 – GIUGNO 2025 (italiano)
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EDITORIALE
ATTACCO AL CUORE DELL’ITALIA NEL MONDO
Un attacco così violento e mirato alle nostre collettività nel mondo, vanto e orgoglio dell’Italia e di tutti i governi che si erano succeduti fino ad oggi, non si era mai verificato; dirò di più: nessuno avrebbe mai immaginato che un governo si sarebbe accanito con tanta virulenza e cattiveria contro i diritti essenziali dei nostri concittadini all’estero. E’ quello che è successo il 27 marzo scorso con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto che con un colpo di scure, bypassando di fatto il Parlamento e tutto il sistema di rappresentanza degli italiani all’estero, ha reciso in maniera radicale e probabilmente definitiva lo storico rapporto che ha sempre unito l’Italia alla sua diaspora grazie alla legge di cittadinanza che permetteva la trasmissione di questo diritto alle generazioni future anche se nate fuori dai confini nazionali.
Un decreto che in Parlamento, insieme ai colleghi del Partito Democratico, ho cercato di ostacolare e correggere in tutti modi e in tutte le sedi possibili: in Commissione Affari Costituzionali e in Commissione Affari Esteri anzitutto, con pareri ed emendamenti che chiedevano di mantenere e semmai di rafforzare questo legame anche con l’introduzione di elementi come la conoscenza della lingua italiana ma sempre nel rispetto dei principi costituzionali della non retroattività delle leggi e delle norme internazionali che consentono la doppia cittadinanza; quindi in aula, dove sono più volte intervenuto con la veemenza e la passione necessaria oltre che sincera, per spiegare a tutto l’emiciclo che il Parlamento italiano stava commettendo un errore storico del quale si sarebbe presto pentito. Un errore commesso dal governo presieduto da Giorgia Meloni e dai sui due vice presidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini; un governo di centro-destra che sta rinnegando le sue stesse radici come le promesse fatte agli elettori nel corso della sua ultima campagna elettorale. Una decisione che probabilmente, come ha scritto un giornale autorevole come il “Financial Times” e come in qualche modo confermato da anche esponenti dei partiti che sostengono il governo, è stata condizionata dalle pressioni degli Stati Uniti di Donald Trump, impegnati in una campagna di espulsioni di immigrati sudamericani spesso in possesso di cittadinanza italiana.
Nel corso dell’incontro con il Consiglio Generale degli italiani all’estero, il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha risposto all’accorato appello della Segretaria Generale Maria Chiara Prodi facendo proprio il sentimento di “spaesamento” che secondo questo importante organismo sarebbe oggi comune tra gli italiani nel mondo, invitando le istituzioni a rivedere questa norma che presto – anche a seguito della recente udienza pubblica – la stessa Corte Costituzionale dichiarerà sbagliata perché incostituzionale.
Questa newsletter non poteva quindi che essere dedicata a questa materia, nel rispetto della grandissima comunità italiana nel mondo che ne ha seguito l’evolversi con grande attenzione e apprensione; quel rispetto che fino ad oggi è mancato da parte delle nostre autorità di governo, che invece hanno preferito la strada dell’insulto e l’offesa ad un confronto serio su un tema che andava affrontato in maniera competente e approfondita.
Gli anniversari della presenza italiana nel mondo e le celebrazioni del “turismo delle radici” si onorano con fatti concreti e politiche coerenti e conseguenti; contrasterò la nuova legge sulla cittadinanza mettendo in atto tutte le iniziative politiche e parlamentari, per cancellare una norma sbagliata e smascherare la campagna mediatica negativa orchestrata da qualcuno che non conosce a fondo il valore storico dell’emigrazione italiana nel mondo.
Buona lettura, quindi, con tanta rabbia per una nuova norma che oltre a colpire al cuore gli italiani nel mondo va contro gli interessi di crescita e di sviluppo di un Paese come l’Italia, che ha sempre avuto nelle sue collettività all’estero un elemento fondamentale e insostituibile di proiezione internazionale e affermazione del Made in Italy.
Fabio Porta
ON. FABIO PORTA
CAMERA DEI DEPUTATI
Ufficio: Palazzo Valdina
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