
(AGENPARL) – Sat 28 June 2025 *COMUNICATO STAMPA DEL 28 GIUGNO 2025*
*Il cordoglio di Confindustria Toscana Nord per la scomparsa di Antonio
Lucchesi*
La scomparsa di Antonio Lucchesi è un momento di grande dolore e commozione
per Confindustria Toscana Nord, in particolare per gli industriali pratesi
di cui “Tonino”, come era affettuosamente chiamato, era il decano.
Nella sua lunga e intensa esistenza, iniziata il 31 gennaio del 1928,
Lucchesi ha manifestato il suo impegno in praticamente tutti gli aspetti
della vita della città di Prato e del mondo della moda italiano.
Nato in una famiglia che era già impegnata nel tessile – ad avviare
l’attività era stato il nonno Guido -, Antonio Lucchesi era il maggiore di
cinque fratelli. Toccò quindi a lui la conduzione dell’azienda quando il
padre Ettore cadde gravemente ammalato. Era il 1949 e quell’assunzione di
responsabilità impedì al giovane Antonio di concludere gli studi di
giurisprudenza.
Fondò quindi il Lanificio Figli di Ettore Lucchesi, di cui fu presidente
fino al 1963, quando l’attività si spostò dal comparto dei tessuti a quello
dei filati per maglieria. Risale ad allora la costituzione di quella che è
oggi Industria Italiana Filati, una delle imprese di riferimento del
distretto tessile pratese. Il suo impegno imprenditoriale si è manifestato
anche in altre imprese del comparto filati (Filatura a Pettine di Vaiano) e
in attività a latere.
Particolarmente forte e continuativo l’impegno associativo. Il nonno Guido
Lucchesi era stato fra i 109 imprenditori che nel 1912 diedero vita
all’Unione fra gli Industriali Pratesi, poi Unione Industriale Pratese,
oggi confluita in Confindustria Toscana Nord: una propensione familiare al
lavoro per la collettività del mondo industriale che il nipote Antonio fece
propria con convinzione. Già nel 1954 era membro del Consiglio direttivo
dell’associazione, poi (1966) componente con Dionigi Balli e Carlo Cangioli
del Comitato di reggenza che condusse alla presidenza di Enrico Pecci. Fu
vicepresidente dal 1968 al 1973 per i tre bienni della presidenza di Carlo
Cangioli e a sua volta presidente per tre mandati dal 1980 al 1986. Durante
la sua presidenza realizzò fra l’altro l’acquisto dell’immobile poi
denominato Palazzo dell’industria, ancor oggi sede pratese di Confindustria
Toscana Nord: Lucchesi definiva l’inaugurazione, avvenuta nel settembre
1985 alla presenza dell’allora presidente di Confindustria Luigi Lucchini,
forse il giorno più bello della sua vita all’Unione. Fu Lucchesi – ancora
presidente, nonostante il termine formale del suo mandato, grazie a una
apposita prorogatio che i colleghi imprenditori vollero accordargli – a
dare il benvenuto dell’industria pratese a papa Giovanni Paolo II nella sua
visita del 19 marzo 1986. Numerosi e importanti anche i suoi incarichi
nelle altre componenti del sistema Confindustria, da Confindustria Toscana
all’Associazione Laniera fino alla stessa giunta di Confindustria nazionale
(1982-1988).
Intenso anche il suo impegno nel Centro di Firenze per la Moda Italiana e
in Pitti Filati (1975-2002), in ambito bancario (come socio fondatore della
Cassa di Risparmio di Prato e membro del relativo consiglio di
amministrazione dal 1982 al 1986) e assicurativo (vicepresidente di
GEAS-Gruppo Fondiaria fino al 1988).
La sua presenza è stata importante anche nell’amministrazione della città
di Prato: consigliere comunale dal 1960 al 1965, è stato poi vicesindaco e
assessore all’Organizzazione, alle concessioni edilizie e all’annona dal
1995 al 2000 con il primo mandato di sindaco di Fabrizio Mattei, di cui
rimase consigliere economico anche per il successivo quadriennio. In
rappresentanza del Comune di Prato è stato consigliere dell’Interporto
della città.
Molteplici gli incarichi anche nel mondo della cultura (fu vicepresidente
del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci dalla sua fondazione fino
al 1996), dell’associazionismo (Rotary e associazioni sportive) e del
volontariato. E’ stato uno dei testimoni del libro “Flanelle & velour”,
edito dall’Unione Industriale Pratese nel 2002 a cura di Andrea Balestri e
Giampiero Nigro, e di “100 anni di Unione”, il volume edito nel 2012 dalla
stessa associazione in occasione del suo centenario, autrice la storica
Monica Pacini. Il Comitato per le celebrazioni del centenario ebbe in
Antonio Lucchesi il suo presidente.
Seguiva ancora recentemente l’attività industriale della famiglia, per
quanto da tempo affidata soprattutto ai figli, ed era rimasto profondamente
legato all’associazione confindustriale. In Confindustria Toscana Nord è
ancora vivo il ricordo della serata del 12 marzo 2019 intitolata “Prato da
ieri al futuro”, in cui dialogò col giovane presidente di Confindustria
Toscana Alessio Ranaldo. Da quell’incontro scaturì una pubblicazione,
curata da Andrea Balestri, che ripercorre la vita imprenditoriale e
personale di Antonio Lucchesi.
“Con Antonio Lucchesi scompare una personalità che non può non essere
definita d’eccezione – dichiara la presidente di Confindustria Toscana
Nord *Fabia
Romagnoli* -. Per carisma, visione, capacità progettuale e di attuazione è
stato un gigante che ha dato moltissimo al mondo imprenditoriale e a Prato.
Ne ricorderemo sempre la grande umanità e umiltà che ne hanno fatto un
punto di riferimento e un esempio luminoso per tutti noi. Alla sua grande e
amatissima famiglia giunga il più profondo cordoglio della nostra
associazione, in cui è confluita quell’Unione Industriale Pratese per la
quale ha profuso un impegno straordinario per intensità e risultati
conseguiti.”
*Allegate foto*
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