
(AGENPARL) – Fri 27 June 2025 STRAGE USTICA, RAMPELLI (VPC-FDI): 45 ANNI DI OSCURITÀ
*A noi spetta il compito di provarci ancora perché anche i muri di gomma *
*possono essere abbattuti*
“Il DC9 partito da Bologna 45 anni fa non arrivò mai a Palermo. Nei cieli
di Ustica avvenne una delle tragedie più oscure della nostra storia con 81
persone morte. Mi stringo in un sincero abbraccio ai parenti di famiglie
che in gran parte erano in viaggio per godersi una vacanza e invece
trovarono una morte drammatica. Familiari che non hanno mai potuto
conoscere la verità su quanto accaduto. Forse un missile alleato alla
caccia di un Tupolev su cui avrebbe dovuto viaggiare Gheddafi, ha rivelato
il prof. Giuliano Amato due anni fa, forse la pista internazionale,
soluzione fin troppo facile per scagionare francesi e americani eppure
tuttora indimostrabile. Fatto sta che i misteri sulla scena di guerra
consumata nei cieli del Tirreno meridionale restano fitti: il presunto
suicidio del maresciallo radarista dell’Aeronautica Mario Alberto Dettori
testimone chiave che rilevò in diretta i tracciati su quei cieli proprio il
27 giugno 1980 e l’impiccagione del maresciallo Franco Parisi anche lui in
forze alla base di Poggio Ballone appena convocato dagli inquirenti per una
testimonianza, l’incidente aereo a Ramstein in Germania dove l’esibizione
delle frecce tricolori finì in tragedia e persero la vita i piloti Ivo
Nutarelli e Mario Naldini che in volo nello spazio aereo dell’Appennino
centrale sempre quel giorno notarono un traffico sospetto e lanciarono
subito diversi segnali di allarme, il Mig libico precipitato due settimane
dopo a Castelsilano in Calabria su cui il Ministro della Difesa Giovanni
Spadolini dichiarò che chi avesse risolto quel giallo avrebbe potuto capire
la strage di Ustica, l’incidente aereo in un intervento anti incendio sulle
Alpi Apuane di un altro testimone di Ustica, il pilota Sandro Marcucci. Ma
la lista dei decessi sospetti di ufficiali e sotto ufficiali per infarti,
incidenti stradali, investimenti e suicidi è lunga. Molto tempo è passato,
troppo, ed è sempre più difficile ricucire questa cicatrice indelebile sul
corpo martoriato della Repubblica italiana. A noi spetta il compito di
provarci ancora perché anche i muri di gomma possono essere abbattuti”.
Lo dichiara il Vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli,
esponente di Fratelli d’Italia.a
Roma, 27 giugno 2025.