
(AGENPARL) – Fri 27 June 2025 D’ORSO (M5S): PER FAMIGLIE SALASSO CENTRI ESTIVI MA MELONI PENSA SOLO ALLE ARMI
Roma, 27 giu. – “Oggi abbiamo chiesto conto al governo del fatto che ci sono milioni di famiglie abbandonate davanti al salasso dei centri estivi, ma sono stati capaci solo di mandare una sottosegretaria a leggere una letterina senza senso e con cifre incomprensibili. Con l’arrivo dell’estate, organizzare il tempo dei figli diventa una sfida proibitiva per moltissime famiglie italiane. I centri estivi dovrebbero essere la risposta, ma oggi rappresentano un costo insostenibile e un emblema di un welfare sempre più fragile. I centri comunali, finanziati dal Fondo per le politiche della famiglia, non coprono la domanda. La sottosegretaria dice che il governo Conte stanziò solo 58 milioni, ma la realtà è ben diversa: nel 2020 il decreto Rilancio aveva destinato 150 milioni di euro al potenziamento dei campi estivi; nel 2021 il DL 73 ne ha aggiunti altri 135 milioni. Eppure, quest’anno la cifra stanziata dal governo si ferma a circa 60 milioni: un taglio che non trova giustificazione e che mette seriamente in crisi tutta la retorica sul sostegno alle famiglie e sulla natalità di questo governo. La verità è che Meloni ha dimezzato i fondi per i centri estivi rispetto a quando al governo c’era il Movimento 5 Stelle. I fondi arrivano tardi (il decreto di riparto 2024 è stato pubblicato solo il 17 giugno), i comuni non hanno cassa per anticipare le spese e gli enti del terzo settore restano mesi senza rimborso. Di conseguenza l’offerta pubblica è limitata, riservata alle fasce ISEE più basse, e comunque insufficiente persino per loro. Chi rimane escluso deve rivolgersi ai centri privati, dove le rette settimanali oscillano tra 150 e 300 euro a bambino e superano i 3 000 euro per l’intera estate. In molti casi la spesa equivale a una rata del mutuo o all’affitto mensile: una scelta impossibile per salari che restano tra i più bassi d’Europa, aggravata da un’inflazione che erode il potere d’acquisto e da un tasso di occupazione femminile fermo proprio nella fascia d’età 25-34 anni, quella in cui si hanno figli piccoli. Servirebbero risposte strutturali: fondi adeguati e accreditati entro maggio, indicizzazione delle prestazioni familiari all’inflazione, salario minimo legale, congedi parentali più estesi e paritari. Invece ci attendono vincoli ancora più severi. Il nuovo Patto di stabilità impone tagli per 13 miliardi l’anno, mentre gli impegni per la spesa militare raggiungono 450 miliardi entro il 2035. Sono cifre che rischiano di prosciugare definitivamente le risorse per scuola, sanità, servizi sociali e, nel nostro caso, i centri estivi. Se non si interviene ora, ogni estate diventerà un lusso per pochi e un incubo organizzativo per la maggior parte delle famiglie, mentre il welfare italiano continuerà a perdere pezzi sotto il peso di priorità che non mettono al centro i bisogni reali di cittadini e cittadine. Questo è quello a cui ci sta condannando Giorgia Meloni”.
Così la deputata M5S Valentina D’Orso intervenendo in aula
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle