
(AGENPARL) – Thu 26 June 2025 OGGI A PALAZZO DI CITTÀ LA CERIMONIA
PER IL CONFERIMENTO DELLACITTADINANZA ONORARIA ALL’ARMA DEI CARABINIERI
Si è svolta oggi, nella sala consiliare di Palazzo di Città, la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri, rappresentata, per l’occasione, dal generale di Brigata Ubaldo Del Monaco – Comandante della Legione Carabinieri Puglia, e dal generale di Brigata Gianluca Trombetti, a capo del Comando provinciale di Bari.
È stato il sindaco di Bari Vito Leccese, alla presenza delle autorità locali, a consegnare l’onorificenza, deliberata dal Consiglio comunale lo scorso 16 aprile in favore dell’Arma “per il suo costante e prezioso operato in difesa della sicurezza e della legalità, per la sua capacità di interpretare le necessità del territorio con una presenza costante e capillare, come presidio diffuso dello Stato, nella logica non solo della repressione ma anche e soprattutto della prevenzione, con spirito di abnegazione e sacrificio, per i valori di impegno morale e civile, di rispetto, altruismo e generosità, per l’esempio di abnegazione e solidarietà, per la continuità di legame con la nostra Città”.
In apertura della cerimonia i saluti del presidente del Consiglio comunale Romeo Ranieri, che ha chiesto ai partecipanti di osservare un minuto di silenzio in onore del Brigadiere capo Carlo Legrottaglie.
“L’istituto della cittadinanza onoraria – ha ricordato il sindaco Leccese nel suo intervento – costituisce un riconoscimento onorifico per coloro i quali, pur non essendo iscritti nell’anagrafe del Comune, si siano distinti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, in iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico o in opere, imprese e prestazioni in favore degli abitanti della città o in azioni di alto vantaggio per la comunità.
Così nel solco dell’attività che questa amministrazione sta conducendo per la ricostruzione della memoria e della storia civica della sua comunità, in qualità di sindaco, oggi, con immenso piacere sono qui a consegnare questo prestigioso riconoscimento all’Arma dei Carabinieri.
Una cerimonia che si sarebbe dovuta tenere lo scorso 12 giugno ma che abbiamo ritenuto doveroso annullare a seguito della notizia della morte, all’alba di quello stesso giorno, del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, ucciso in uno scontro a fuoco durante un’attività di controllo tra Francavilla Fontana e Grottaglie. A Carlo Legrottaglie, al suo senso del dovere, alla sua lealtà e al suo spirito di sacrificio dedichiamo idealmente questa cerimonia, e rivolgo ai suoi familiari un abbraccio di sentita partecipazione della Città di Bari al loro dolore.
Nel 2024 l’Arma dei Carabinieri – ha proseguito Leccese – ha celebrato in tutto il Paese i 210 anni dalla sua fondazione: era il 13 luglio 1814 quando Vittorio Emanuele I attribuì all’Arma la funzione di difesa dello Stato accanto a quella della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. In oltre 200 anni di storia, le gesta e l’operato dell’Arma dei Carabinieri hanno accompagnato quella dell’Italia, delle italiane e degli italiani, lasciando tracce indelebili che raccontano dell’impegno instancabile, della professionalità, dell’abnegazione e della profonda umanità delle donne e degli uomini in divisa che da oggi possiamo annoverare quali cittadini onorari di Bari.
Molto significativi sono i rapporti che legano la città di Bari e la sua storia all’Arma dei Carabinieri, sin dal 1860, anno in cui alcune fonti storiche attestano la presenza del Comando 1a Compagnia del 4° Battaglione Carabinieri Reali “a piedi”, presso il Castello Svevo. Sin da allora, l’Arma dei Carabinieri, con la sua incessante attività a presidio della sicurezza e della legalità, a contrasto della criminalità organizzata e a supporto in situazioni di emergenza, condotta in coordinamento con le altre Forze di Polizia e con le autorità civili, ha saputo diventare un punto di riferimento imprescindibile per la vita della comunità barese.
Sono tanti gli episodi che potrei raccontare, ma desidero soffermarmi in particolare sul ruolo svolto dalla Legione Puglia dei Reali Carabinieri nel periodo successivo all’armistizio dell’8 settembre 1943. Nel complesso dei drammatici avvenimenti che si susseguirono in quei giorni cruciali, in cui Bari fu oggetto di tentativi di occupazione da parte delle truppe tedesche, uno speciale reparto, formato da circa un migliaio di uomini, assunse la difesa della caserma “Bergia”, al comando del Colonnello Romano dalla Chiesa. Ad essa si unirono ben presto anche le altre caserme della città, che si impegnarono insieme, strenuamente, per la difesa a oltranza. Non solo sicurezza e controllo del territorio, i Carabinieri rappresentarono innanzitutto un presidio di legalità e ricostruzione. Come dimenticare, infatti, la preziosa collaborazione con gli Alleati nella protezione degli impianti, delle linee di comunicazione e delle altre infrastrutture strategiche per la rinascita democratica di Bari e del Paese intero.
In breve tempo, il Comando di Bari divenne un punto di riferimento per la progressiva riorganizzazione dell’Arma nell’Italia meridionale e supportò il mantenimento della pubblica sicurezza al fianco delle truppe Alleate prima, e poi del Corpo Italiano di Liberazione.
In questi 211 anni, l’operato dei Carabinieri è stato determinante per la vita civile del nostro Paese anche in virtù delle instancabili azioni di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dalle calamità naturali: dalle operazioni di soccorso in seguito al catastrofico terremoto di Messina e Reggio Calabria, nel 1908, alle quali l’Arma partecipò con i militari della Legione di Palermo e Bari e poi con contingenti di altre Legioni, al disastro del Vajont del 1963, dall’alluvione di Firenze del 1966, ai terremoti del Belice (1968), del Friuli (1976) e dell’Irpinia (1980), fino alle più recenti vicende legate all’emergenza Covid.
Presenza e determinazione sono alcune delle qualità riconosciute all’Arma dei Carabinieri nelle missioni svolte in numerose aree di crisi nel mondo, sotto l’egida ONU, UE e NATO, nell’ambito dell’impegno che il nostro Paese svolge a difesa della pace, per la cooperazione e il contrasto del terrorismo.