
(AGENPARL) – Wed 25 June 2025 UE: Perego, prematuro parlare di esercito comune, rafforzare capacità difensive nazionali
“Sull’incremento delle spese l’approccio deve essere orientato per costruire un solido pilastro europeo dell’Alleanza Atlantica, in un’ottica di complementarità strategica e capace di incentivare anche la formazione di una solida base industriale” Lo ha dichiarato Matteo Perego di Cremnago, Sottosegretario di Stato alla Difesa, intervenendo a Sky Start. “Esistono già modelli virtuosi di cooperazione industriale tra Stati europei, come il programma Eurofighter, o i sistemi di difesa aerea e missilistica. Sarà necessario uno sforzo per aumentare le capacità di produzione. Basti vedere il confronto con la Federazione Russa che con un’economia di guerra è in grado di produrre sistemi in tempi più rapidi di quelli europei. Allo stesso tempo dobbiamo essere consapevoli che la NATO è oggi il miglior strumento di difesa a garanzia dei diritti acquisiti dal nostro continente: la libertà, la democrazia, il welfare. È necessario rafforzare la NATO e, contemporaneamente, l’Europa. Quando si parla di “esercito europeo” è necessario fare chiarezza. L’attuale articolo 42 dei trattati europei parla di accordo di aiuto e assistenza, diverso dall’articolo 5 della NATO che si basa sulla difesa collettiva. Parlare oggi di un esercito comune europeo è prematuro anche sulla base degli attuali trattati. Esistono percezione di sicurezza differenti tra i Paesi membri dell’UE: il fianco Sud, Italia compresa, è esposto a rischi differenti dai Paesi Baltici e fianco est. Di conseguenza l ’approccio serio e concreto non è immaginare un esercito europeo domani mattina, ma rafforzare le capacità difensive comuni, investendo di più riducendo le eccessive frammentazioni dei diversi sistemi in uso nei diversi Paesi” ha concluso.
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