
“Le dichiarazioni dell’assessore regionale Leonardo Marras, riportate oggi da un quotidiano regionale, in occasione del convegno ‘Top Aziende Toscana’ che si è tenuto alla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno a Livorno, sono gravi, strumentali e fuorvianti”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi, replicando alle affermazioni di Marras secondo cui “dal 2016 la Toscana non registra investimenti significativi in infrastrutture” e che “le risorse sono state dirottate dall’attuale Governo per il ponte sullo Stretto di Messina”.
“Ricordiamo a Marras – prosegue Rossi – che il Governo Meloni è in carica da ottobre 2022, mentre a governare il Paese per 15 anni e la Toscana da sempre è stato il centrosinistra, di cui lui stesso è espressione. Governi che hanno investito tutto su Firenze e sulla piana fiorentina, penalizzando sistematicamente la costa e il sud della regione per motivi elettorali laddove c’è zoccolo duro del Pd.”
“La Toscana viaggia da sempre a due velocità – incalza Rossi – e Marras, dopo dieci anni in Regione e un passato da presidente della Provincia di Grosseto, se ne accorge solo ora? La Maremma e la costa centro-meridionale sono state dimenticate. Mancano infrastrutture ferroviarie e stradali, manca l’Alta Velocità, manca il completamento del corridoio tirrenico. L’unico a fare qualcosa di concreto per il territorio fu Altero Matteoli, ministro di un governo di centrodestra”.
“Oggi – sottolinea il deputato grossetano – grazie al governo Meloni è stato nominato un commissario straordinario per la Tirrenica. Sono stati pagati milioni di euro per il passaggio dei progetti da SAT ad ANAS e si è sbloccata una situazione ferma da oltre dieci anni”.
“È sotto gli occhi di tutti – conclude Rossi -: il Pd ha sempre trattato la costa come territorio di serie B. Oggi, in piena campagna elettorale, prova a scaricare le colpe su chi sta lavorando per rimediare ai danni. Basta ipocrisie. I cittadini della Maremma meritano rispetto, sviluppo e pari opportunità. Non saremo più marginalizzati da chi governa la Regione come fosse una città-Stato, la città di Firenze e il suo contado”.