
(AGENPARL) – Wed 25 June 2025 I colori della cura, presentate oggi le opere donate alla ASL Roma 1
Una call to action lanciata dalla Azienda Sanitaria ha raccolto 50 opere che decoreranno gli ambienti ospedalieri. Un grande momento di generosità partecipativa.
Si è tenuto oggi 25 giugno 2025 presso le Corsie Sistine “I Colori della Cura”, un evento speciale dedicato all’arte come strumento di benessere e rigenerazione. Il progetto ideato dal Direttore Generale della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle, è stato presentato dall’Assessore Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile Regione Lazio Simona Renata Baldassarre, insieme all’Ing. Paola Casali, Dir. Patrimonio ASL Roma 1, e a Sabrina Rappoli, giornalista Cultura e Spettacolo di Sky TG24. A dare voce agli artisti il pittore Natino Chirico .
La grande cantierizzazione che ha investito la rete ospedaliera della Regione Lazio, anche grazie ai fondi PNRR e del Giubileo della Speranza 2025, ha consentito infatti di effettuare un restyling degli ambienti di cura e dei reparti, che non si è concentrato esclusivamente sugli aspetti legati all’ammodernamento e alla sicurezza ma anche al comfort alberghiero delle strutture stesse. Grazie ad una “call to action” organizzata dalla ASL Roma 1 e lanciata attraverso i social network, ripercorrendo l’antica tradizione dell’Ospedale Santo Spirito in Sassia, artisti di tutto il Paese hanno voluto donare in uno slancio di generosità partecipativa alcuni loro lavori che saranno collocate negli spazi dell’Ospedale Santo Spirito, dell’Ospedale San Filippo Neri e dell’Ospedale Oftalmico, contribuendo così all’arricchimento e alla valorizzazione dei luoghi di cura romani.
“L’intuizione del progetto è duplice – ha commentato Giuseppe Quintavalle – da un lato abbellire i nostri luoghi per restituire dignità alla sanità pubblica, dall’atra creare un momento di grande partecipazione, in cui l’arte si fa pubblica per stabilire una relazione generosa con il paziente. Abbiamo voluto creare un ponte, tra la vita al di fuori della rete ospedaliera e quella di reparto e la risposta è stata straordinaria, mostrando un legame vivace e profondo, che nasce nell’incontro con l’altro. È una relazione questa che si sviluppa e si conquista nel tempo, quando si riconosce l’affidabilità della persona alla quale ci consegniamo per gestire i nostri problemi di salute”.
Visibilmente emozionato Natino Chirico, che ha ispirato la mostra donando anche un quadro dal nome emblematico, “Insieme”. Proprio il senso di fratellanza e i sentimenti che ogni artista prova verso la comunità hanno animato il suo intervento: “Gli artisti vivono un eterno conflitto fra amore ed egoismo e vanità, ma noi abbiamo aderito a questa iniziativa per amore, perché avevamo bisogno di dire e fare qualcosa per gli altri. Per me l’arte è stata ed è qualcosa che definisce totalmente la mia vita: mi ha permesso di scoprire chi sono, ma è anche lo strumento con cui riesco a parlare con gli altri, a raggiungere chiunque passi per la mia vita. Io non posso che ringraziare il Direttore Quintavalle per avermi permesso di replicare, ma in una veste più ampia, le belle cose che abbiamo già fatto in passato presso altre aziende sanitarie: mi ha permesso di comunicare con tante persone e di mettere tutto l’amore che provo per l’arte e per la vita in un contesto davvero straordinario come l’Ospedale Santo Spirito”.
“È importante essere oggi qui presenti al progetto “I Colori della Cura” – ha concluso l’Assessore Baldassarre – che ci ricorda la natura della cultura come cura dell’anima. Così come la medicina cura la salute dei cittadini, e la politica cura la salute della società, la cultura è medicina dell’anima. Politica, medicina e cultura sono tre facce di un medesimo prisma. Per questo, è importante essere qui. Ma c’è di più. C’è una idea degli spazi comuni che devono essere belli. E’ importante rendere sempre più belli gli ospedali, anche con l’arte, perché la bellezza salverà il mondo”.
Tutte le opere sono state raccolte in un catalogo e saranno inserite nella collezione voluta e promossa dagli Ospedalieri di Santo Spirito fondati attorno al 1175 a cui era affidato l’ospedale di Santa Maria (detto poi di Santo Spirito) in Sassia, che accoglieva i bambini abbandonati, poveri e malati. L’importante quadreria dell’Istituto, nella quale spiccano le opere di Agostino Tassi, Carlo Maratta, Andrea Verrocchio, Gregorio Guglielmi e tanti altri ancora sarà quindi accresciuta con i lavori di artisti contemporanei che hanno scelto di ridefinire il concetto stesso di cura, partendo proprio dal legame indissolubile tra la bellezza e lo spazio di assistenza.
“Il patrimonio culturale e quello artistico sono un altissimo strumento di cura e di dialogo, attraverso un approccio integrato e sensibile alle esigenze della comunità, a favore dell’ascolto arricchente e innovativo” così il Card. José Tolentino de Mendonça, Prefetto Dicastero per la Cultura e l’Educazione nella prefazione al catalogo.
ROBERTA MOCHI