
La Federazione delle Industrie Tedesche (BDI) ha annunciato che l’economia tedesca subirà una contrazione dello 0,3% nel 2025, secondo le ultime previsioni diffuse in una nota ufficiale.
“La BDI prevede un calo del PIL tedesco dello 0,3%”, si legge nel comunicato, che sottolinea come la produzione industriale rimanga ancora al di sotto del livello pre-crisi del 2019, con un deficit del 9%.
Il rallentamento è attribuito in particolare all’impatto negativo dei dazi statunitensi, che continuano a colpire duramente il settore industriale tedesco, uno dei motori principali dell’economia del Paese.
Peter Leibinger, direttore del BDI, ha affermato:
“Dobbiamo ancora percorrere una certa strada per uscire dalla recessione”.
Secondo la federazione, una ripresa economica nel 2026 sarà possibile solo a fronte di un’azione decisa da parte del governo tedesco. La BDI sollecita infatti riforme strutturali urgenti per stimolare investimenti e competitività.
Il messaggio degli industriali è chiaro: senza una strategia economica incisiva, la Germania rischia di restare intrappolata in una stagnazione prolungata, aggravata dalle tensioni commerciali globali.
