
L’esercizio del diritto all’autodifesa al di fuori del quadro giuridico della Carta delle Nazioni Unite conduce al caos globale. È quanto ha affermato il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, commentando i recenti attacchi militari condotti da Israele contro l’Iran.
“Se ogni Paese interpretasse il diritto all’autodifesa sancito dalla Carta delle Nazioni Unite come ‘decido io stesso quando esercitare questo diritto e non voglio tornare alla Carta’, ovviamente non ci sarebbe alcun ordine mondiale, ma il caos più totale”, ha dichiarato Lavrov al giornalista russo Pavel Zarubin di VGTRK.
Le dichiarazioni del capo della diplomazia russa giungono a seguito delle rivelazioni fatte dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo cui tra il 22 e il 25 giugno, Washington avrebbe condotto un attacco militare riuscito contro tre siti nucleari in Iran: Isfahan, Natanz e Fordow.
Trump ha aggiunto che Teheran dovrebbe accettare di porre fine al conflitto. I raid statunitensi fanno seguito a una serie di attacchi israeliani iniziati il 13 giugno contro obiettivi strategici iraniani. Secondo fonti israeliane, lo scopo dell’operazione sarebbe la distruzione delle capacità nucleari e missilistiche della Repubblica Islamica.
La situazione nel Medio Oriente resta tesa, mentre cresce la preoccupazione internazionale per un possibile allargamento del conflitto e per il rischio di una rottura irreparabile degli equilibri internazionali sanciti dal diritto internazionale.