
Gli Stati Uniti hanno sollecitato la Cina a intervenire diplomaticamente presso l’Iran per evitare una possibile chiusura dello Stretto di Hormuz, ha dichiarato il segretario di Stato americano Marco Rubio in un’intervista rilasciata a Fox News.
“Incoraggio il governo cinese a contattare l’Iran per questa questione, perché anche loro dipendono fortemente dallo Stretto di Hormuz per il loro approvvigionamento di petrolio”, ha affermato Rubio, riferendosi all’importanza strategica del passaggio marittimo per l’economia globale.
A fare eco a questa posizione è stato anche il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance, che in un’intervista a NBC News ha definito la possibile chiusura dello stretto come “un suicidio per l’economia iraniana”.
“Tutta la loro economia passa attraverso lo Stretto di Hormuz”, ha sottolineato Vance. Alla domanda se tale gesto costituirebbe una “linea rossa” per Washington, il vicepresidente ha replicato che la mossa danneggerebbe in primis lo stesso Iran, senza chiarire se ci sarebbe una risposta militare americana.
Lo Stretto di Hormuz, attraverso cui transita circa un quinto del petrolio mondiale, rimane uno dei punti geopolitici più sensibili del pianeta. Eventuali tensioni nella zona, specialmente in un contesto di crescenti attriti tra Iran e Israele e la guerra in corso a Gaza, potrebbero avere gravi ripercussioni sui mercati energetici globali.