
(AGENPARL) – Sun 22 June 2025 COMUNICATO STAMPA
HIV e salute mentale: i risultati dello studio NEURO-INSTIIl progetto di ricerca che coinvolto anche l’AOU AL
Uno studio condotto in Italia dal gruppo CISAI (Coordinamento Italiano per lo Studio dell’Allergia in Infezione da HIV) che ha coinvolto anche la SC di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria ha valutato quasi 3000 pazienti in merito alla safety neurologica di una delle classe di farmaci antiretrovirali attualmente maggiormente in uso, quella degli inibitori delle integrasi (INSTI), allo scopo di portare nuove evidenze per migliorare la qualità della vita delle persone con infezione da HIV.
Disturbi come insonnia, ansia e depressione legati alle terapie per l’infezione da HIV sono rari, ma possono diventare clinicamente rilevanti nei pazienti con fragilità pregresse e non. A confermarlo è lo studio “NEURO-INSTI”, pubblicato sulla rivista internazionale “BMC Infectious Diseases”, condotto nell’ambito del progetto nazionale SCOLTA (Surveillance Cohort Long-term Toxicity Antiretrovirals). La referente scientifica locale è la Dr.ssa Eleonora Sarchi, Dirigente Medico della SC di Malattie Infettive, diretta dal Dott. Cesare Bolla.
Lo studio ha analizzato 2922 soggetti con infezione da HIV in trattamento con farmaci della classe degli inibitori dell’integrasi (INSTI), in 25 centri italiani. I risultati hanno evidenziato che gli effetti collaterali neuropsichiatrici gravi sono poco frequenti – circa 1 o 2 casi ogni 100 persone/anno – e ancora più rare sono le sospensioni della terapia per questi motivi.
Tuttavia, il rischio di sviluppare tali disturbi aumenta sensibilmente nei pazienti con preesistenti comorbilità psichiatriche, nei soggetti che fanno uso di droghe per via endovenosa e in quelli con concomitante terapia con abacavir. Tra i farmaci analizzati, Raltegravir è risultato quello con il maggior numero di eventi avversi, mentre Bictegravir ha mostrato un miglior profilo di sicurezza e tollerabilità, confermandosi come potenziale opzione preferenziale nei soggetti più vulnerabili.
Lo studio rafforza l’importanza di una scelta terapeutica personalizzata, basata non solo sull’efficacia virologica ma anche sul benessere mentale del paziente.
La pubblicazione si inserisce a pieno titolo nell’attività del DAIRI (Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione) diretto dal Dott. Antonio Maconi, che promuove e coordina lo sviluppo della ricerca all’interno dell’AOU AL, valorizzando i contributi delle diverse strutture assistenziali e favorendo la collaborazione su scala nazionale e internazionale.
È possibile sostenere la ricerca del DAIRI e più in generale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria direttamente su https://www.fondazionesolidal.it/donazioni/ .