
“Confeuro ha seguito con molta attenzione l’Acqua Summit 2025 dal titolo “Risorsa del futuro e impatto sulle imprese”, organizzato a Milano da Il Sole 24 Ore. Un’iniziativa autorevole e di grande interesse, che ha messo al centro del dibattito gli scenari e le prospettive del settore idrico, dalle politiche dell’Unione Europea al PNRR, dal cambiamento climatico alla pianificazione strategica, fino alle problematiche legate a siccità e infrastrutture”. Così, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro. “Abbiamo registrato numerose idee e proposte utili per affrontare le criticità del comparto. Tuttavia, è doveroso sottolineare come, a fronte di una crisi idrica sempre più evidente, si siano realizzati finora interventi importanti ma frammentari e di natura emergenziale – come la consegna dei dissalatori in Sicilia – che non rispondono all’esigenza di una strategia strutturata e duratura. Manca una visione complessiva. In particolare, non disponiamo ancora di una fotografia chiara della risorsa idrica in Italia, né delle aree più vulnerabili. È fondamentale predisporre una mappatura completa del territorio nazionale, per individuare le zone a maggiore rischio e pianificare in quelle aree interventi urgenti di ammodernamento delle infrastrutture idriche. Una rete moderna ed efficiente è indispensabile per garantire l’accesso equo e regolare all’acqua sia alla popolazione civile che al mondo agricolo e produttivo. È tempo di passare dalle parole ai fatti. Bisogna fare presto”, conclude Andrea Tiso, Presidente nazionale Confeuro.
