
(AGENPARL) – Thu 19 June 2025 Le aziende
Altura è di Francesco Carfagna. Quando negli anni ’80 e ’90 l’isola attraversa un profondo processo
di abbandono delle terre, lui che si era innamorato di questi luoghi, disattende ogni consiglio ed in
controtendenza, nel 1999 acquista dal vicino quasi 5 ettari di terra abbandonata (di cui 3 vitati), tutta
su terrazzamenti, a sud dell’isola, verso Punta Capel Rosso a picco su una scogliera. Impiega 5 anni
per ripristinare le vigne e altrettanti per rimettere in sesto i muretti a secco. Faticosamente e
rigorosamente a mano. Recupera l’Ansonica, uva autoctona dell’isola e il Sangiovese. Gran parte
delle vigne hanno 30 anni, altre hanno oltre 60 anni. l vino che Francesco ottiene è senza
manipolazioni. L’ isola, il mare e tutto il suo amore sono racchiusi nelle sue bottiglie che, seppur
pochissime (poco meno di 6000), sono destinate a viaggiare per il mondo raccontando tutta la
ricchezza ed unicità di questa terra.
Milena Danei è la vigneron e proprietaria della Cantina Parasole, vecchia realtà agricola
appartenuta ai nonni che nasce ufficialmente nel 2018 quando Milena Danei decide di abbandonare
tutto per ritornare alle amate vigne appartenute alla sua famiglia da generazioni.
L’azienda prende questo nome dal nonno di Milena, Scipione, chiamato affettuosamente “Parasole”.
Le antiche vigne, alcune di oltre 30 anni, prima gestite dal padre di Milena oggi vengono curate con
la stessa dedizione e le stesse tecniche utilizzate dalla sua famiglia da decenni. Tutte le viti,
principalmente di Ansonica, crescono su terrazzamenti strappati al granito, realizzati costruendo
chilometri di muretti a secco, che permettono di camminare tra le vigne e raccoglierne le uve al
momento della vendemmia. La vigna si divide principalmente in due parti, una con viti di oltre 50
anni e una rinnovata nel 2014. Le lavorazioni sono esclusivamente manuali, senza utilizzo di
prodotti chimici o diserbanti, nel pieno rispetto dei dettami dell’agricoltura biologica.
Castellari Isola del Giglio viene fondata nel 2012 quando, dopo una ricerca durata dieci anni, si
riesce a comprare i primi 3mila metri quadrati di terreno, abbondati da tempo, e a riconvertirli in
vigneto. La prima vinificazione, con uve Ansonica è del 2013 a cui segue nel 2014 l’acquisto di altri
3mila metri quadri di terreno, fino ad arrivare agli 1,2 ettari che oggi rappresentano il cuore pulsante
dell’azienda. Qui le vigne crescono su pendii ripidissimi, tutte le operazioni e anche la vendemmia
vanno eseguite a mano. Anima dell’azienda sono i coniugi Ghelli: Simone, che si occupa della
coltivazione della terra e di tutte le operazioni di vinificazione che avvengono in cantina, e Desy,
impegnata nella gestione delle vendite oltre che nell’accoglienza e nella comunicazione. Partita con
una produzione limitata, Castellari Isola del Giglio nel corso degli anni ha raggiunto una crescita
esponenziale.
Fontuccia appartiene ai fratelli Giovanni e Simone Rossi che dal 2006 hanno intrapreso il difficile
percorso di recupero delle vigne abbandonate, piccoli appezzamenti distribuiti in diversi punti
dell’isola, ma principalmente nella parte sud-occidentale, fin quasi alla punta di Capel Rosso, dove
dimora il terzo faro gigliese. Lasciata la tabaccheria, i due fratelli si dedicano al loro sogno, la
viticoltura, nel 2000 partendo praticamente da zero rilevano una piccola cantina da ristrutturare a
Giglio Castello e iniziano a fare esperienza sul campo in un piccolo appezzamento in località “Le
Grotte”. Bisogna aspettare il 2009 per vedere la loro prima etichetta. Oggi dispongono di quasi 5
ettari vitati, forse sono i produttori più grandi dell’isola ma anche quelli con più etichette di vino.